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In Salento “chiusi” 50 km di falesie

Come si può immaginare una bella giornata di relax in Puglia, senza considerare di concedersi una piacevole e rilassante sosta di qualche ora in riva al mare, a contemplare il paesaggio, indugiare sotto l’ombrellone leggendo qualche libro o, semplicemente, passeggiando sul litorale alla ricerca delle più belle calette, alternando anche qualche bagno? Anche se tutto ciò resterà di per sé possibile, non si può comunque sottovalutare come ben cinquanta chilometri di costa sono stati “chiusi” al pubblico da parte della Capitaneria di Porto di Gallipoli, senza tralasciare alcuni tratti di Ionio molto apprezzati da chi frequenta la Puglia.

50 km di falesia off limits: le località interessate

Nei provvedimenti adottati dalla Capitaneria di Gallipoli, si trova il divieto di accesso all’area antistante le grotte di Capo di Leuca, o ancora, altre nove destinazioni particolarmente degne di nota come Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Diso, Tricase, Racale, Tiggiano, Alessano, Andrano e Porto Cesareo, su un territorio che si estende per più di 30 km sul litorale, cui bisogna del resto aggiungere anche venti chilometri di Adriatico, con il Salento che perde così complessivamente 50 km di costa su 320 disponibili. Ad essere interessate maggiormente dai rischi di crollo della falesia, sono soprattutto le aree più alte della costa, dove si trovano le grotte.

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