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Taranto e l’Ilva: un’emergenza tra ambiente e lavoro

La questione dello stabilimento siderurgico dell’Ilva a Taranto, ha posto numerosi quesiti circa la possibilità di coniugare in una volta sola il lavoro con l’ambiente, senza sacrificare da una parte il diritto alla salute delle persone, e dall’altra la possibilità di vivere una vita veramente dignitosa, come soltanto può accadere dal momento in cui si abbia un lavoro. Ma dal momento in cui il lavoro uccide, l’equilibrio si spezza e nascono problemi e domande: è possibile salvare Taranto e l’Ilva?

Il Governo Renzi: un decreto per nazionalizzare l’Ilva

L’esecutivo guidato da Matteo Renzi, ha annunciato l’adozione di un decreto ad hoc per salvare la struttura, che punti da una parte a nazionalizzare l’azienda per un periodo di almeno tre anni, utilizzando le risorse economiche sequestrate alla famiglia Riva per risanare l’ambiente, l’immunità del commissario istituito per l’attuazione del piano ambientale per l’Ilva e, ancora, una serie di misure per rilanciare economicamente l’area di Taranto. Si tratterebbe quindi di concretizzare un’amministrazione straordinaria, con una fase di transizione per attuare il piano di risanamento, e la successiva vendita. Come andranno a finire le cose?

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