Casinò di Fasano

Il Casinò di Selva di Fasano

Continua la battaglia di coloro che vorrebbero vedere un casinò svettare a Selva di Fasano, località collinare in provincia di Brindisi, nota più che altro per lo zoo safari Fasanolandia e le ville e i trulli che costellano i bei viali. È da tempo che si ventila l’ipotesi di questo progetto che fungerebbe da motore propulsore per l’industria turistica, il problema è che in Italia sono solo 4 i casinò veri e propri, autorizzati ad operare, e nonostante le numerosissime dichiarazioni, boutade, esternazioni più o meno avventate che sono state fatte negli ultimi anni da parte di politici e amministratori locali, il numero non è aumentato di una sola unità.

Lo scorso 16 settembre, alla riunione annuale dell’Anit (Associazione Nazionale Incremento Turistico) tenutasi a Roma, ha partecipato anche il sindaco di Fasano per sostenere il gruppo pro casinò. Il casinò di Selva di Fasano sarebbe frutto di una partnership tra Gamenet, concessionario di Stato, e il Casinò di Campione d?Italia. Quest’ultimo avrebbe intenzione di investire trenta milioni di euro per una trentina di sale sparse per l’Italia. Queste gaming hall sarebbero una via di mezzo tra i casinò veri e propri e le sale da gioco con videolotteries e roulette elettroniche aperte grazie al Decreto Abruzzo. Sarebbero insomma dei ?kursaal?, luoghi di ritrovo mondani destinati alla socializzazione ed al brivido dell’alea.

LEGGI ANCHE  Cura dimagrante per la sanità pugliese già nel 2012

La prima apertura dovrebbe essere Taormina, poi a Selva di Fasano e a Stresa. A Fasano, ad essere riqualificato in una sala giochi, sarebbe il Palazzo dei Congressi. Attorno al casinò sorgerebbero ristoranti e luoghi di aggregazione culturale. Lo scopo sarebbe quello di destagionalizzare il turismo, al momento concentrato nei mesi estivi. Il casinò, sempre secondo il comitato promotore guidato dal sindaco Lello di Bari, porterebbe un indotto economico ed occupazionale. Il sogno è naturalmente quello di creare una prosperosa oasi stile Campione d’Italia anche in Puglia, un’oasi del gioco d’azzardo con vantaggi economici a tutto ciò che ci gravita intorno.