Meta di pellegrinaggio dai lontani tempi dei Longobardi, Monte Sant’Angelo è luogo di culto con il suo Santuario dedicato all’ Arcangelo Michele, è terra aspra e allo stesso tempo rigogliosa con il Parco Nazionale del Gargano, è centro di tradizioni con i suoi musei e la sua gastronomia.

Monte Sant’Angelo accoglie i suoi visitatori con uno scenario spettacolare dall’alto dei suoi 800 metri sul Golfo di Manfredonia e il suo borgo medievale è uno scrigno di preziose chiese e monumenti, in primis la Basilica di San Michele Arcangelo, divenuta Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 2011. Dopo aver sceso la scalinata, ci si ritrova difronte alla scura Grotta scavata nella roccia, in cui apparve l’Arcangelo Michele nel 490, e che custodisce la statua di San Michele.
Qui si respira aria di devozione e spiritualità, ma anche di arte e storia millenaria.
All’interno del Santuario si possono visitare anche il Museo Lapidario, ovvero le Cripte che testimoniano l’antico passaggio alla Grotta di San Michele e nelle quali sono conservate opere di varie epoche rinvenute nel Santuario, e il Museo Devozionale, che raccoglie i doni lasciati dai pellegrini in segno di fede.

In posizione dominante svetta il Castello Normanno Svevo Aragonese, costruito nell’800 e rimaneggiato più volte nel corso dei secoli e delle varie dominazioni.
Edificato come fortezza per volere dei Normanni, divenne dimora residenziale con gli Svevi e prigione con gli Angioini per poi tornare alla sua originaria natura con gli Aragonesi. Fantastica è la vista che si gode dall’alto del Castello.
Camminando per i bianchi e stretti vicoli del Rione Junno, s’incontra il Battistero di San Giovanni in Tumba, chiamato erroneamente Tomba di Rotari. Pare che il nome gli sia stato dato per una sbagliata traduzione dell’epigrafe contenuta nel Battistero. Ancora incerto è l’uso che ne veniva fatto di questo monumento. Il Battistero, insieme all’annessa Chiesa di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, costituisce il Complesso monumentale di San Pietro.

LEGGI ANCHE  San Michele Arcangelo, la Puglia mistica è di casa qui

Iinfine merita una visita il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari del Gargano, dove poter ammirare gli attrezzi utilizzati una volta, oggetti legati al culto micaelico e strumenti della vita quotidiana.
Ma anche il palato vuole la sua parte e Monte Sant’Angelo offre deliziose specialità locali che vale la pena degustare, come le ostie ripiene farcite di mandorle e miele e il pane a forma di ruota appena sfornato.