State organizzando una vacanza in Puglia sotto il segno della storia, delle leggende, del mistero? Siete nel posto giusto. La Terra di Puglia ama gli appuntamenti con la storia ed il mistero, motivo per cui oggi ci accingiamo a raccontarvi la storia del misterioso fantasma di Monte Sant’Angelo. Ci perdonerete se prima di addentrarci nel racconto, spenderemo due parole su Federico II di Svevia. Ma presto ne comprenderete il perché. 

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Due parole su Federico II di Svevia prima di partire in vacanza in Puglia

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Recarsi in vacanza in Puglia senza conoscere seppur minimamente la figura enigmatica di Federico II di Svevia è davvero impossibile. Sapere chi era vi consentirà di apprezzare ancor di più gran parte dei monumenti pugliesi e la storia che essi ancora ci sanno raccontare.

Nonostante la sua precoce ascesa al trono, Federico II di Svevia, nipote dei Federico Barbarossa, fu un sovrano sempre equilibrato, intelligente, cosmopolita ed assennato, con una forte propensione a quella che oggi definiremmo leadership ed una lungimiranza fuori dal comune in ambito politico, sociale e culturale. Svevo per dinastia, Normanno da parte di madre, con un tutore cattolico, Federico era abituato alla convivenza con Ebrei ed Arabi, ed era altresì marito di un’aragonese. Un uomo a tuttotondo e, per i suoi tempi, un visionario.

Federico II ha saputo lasciare traccia indelebile nella storia del meridione italiano, con particolare riferimento alla nostra bella terra di Puglia. Un aspetto che non faticherete ad apprezzare durante la vostra vacanza in Puglia. Non dimentichiamo che non v’è castello in Puglia (o quasi, insomma) che non sia stato voluto o rimaneggiato per volere di Federico II di Svevia. Si pensi al celebre Castel del Monte, sua residenza di caccia e luogo privilegiato per cenacoli di letterati, astronomi e studiosi d’ogni sorta, ma anche al castello di Bari, alle residenze di caccia in Capitanata, ed al suo elegante palatium in quel di Foggia, città che nel 1223 divenne capitale del Sacro Romano Impero al posto di Palermo.

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Il castello di Monte Sant’Angelo

Il castello di Monte Sant’Angelo sorge sui resti di un antico castrum romano e fu voluto da Roberto il Guiscardo, un condottiere normanno che fece edificare le prime mura della città e successivamente una torre a scopo difensivo. Accanto alla torre sorse poi il castello, che come sempre accade in Puglia è frutto del rimaneggiamento degli svevi, degli angioini e degli aragonesi. Nel corso di una vacanza in Puglia potrete sicuramente visitare più d’un castello federiciano. Durante il periodo federiciano, presso il castello di Monte Sant’Angelo alloggiarono Federico II con Isabella d’Inghilterra. Come sapete, Federico II ebbe 3 mogli: Costanza d’Altavilla, la sposa aragonese alla quale accennavamo sopra, Jolanda di Brienne, Isabella d’Inghilterra e Bianca Lancia. A queste vanno aggiunte le innumerevoli amanti dell’imperatore, che in totale gli diedero una ventina di figli, tra legittimi ed illegittimi. Da Bianca Lancia, in particolare, Federico II ebbe tre figli: Costanza, Manfredi e Violante. Manfredi sarà poi l’erede di Federico II al posto di Corrado IV figlio di Isabella di Brienne (che viveva in Germania), almeno fino a quando Carlo I D’Angiò, con il beneplacito di papa Clemente IV, non sconfiggerà il Manfredi ereditando di fatto il titolo di Imperatore e dando il via all’epoca angioina. Adesso che avete l’inquadramento storico e conoscete “i personaggi” di questa leggenda, è ora di addentrarci nel racconto.

Cosa dice la leggenda del fantasma di Monte Sant’Angelo:

una storia d’amore e di gelosia ai tempi di Federico II di Svevia

Sembra che l’ultima moglie di Federico II di Svevia, Bianca Lancia, sia stata l’unico vero amore ella sua vita. E sembra che il suo fantasma ancora oggi si aggiri nei corridoi di questo antico e suggestivo maniero. Narra la leggenda che Bianca Lancia, nonostante fosse la quarta moglie dell’Imperatore, non fosse una donna del tutto libera, e che vivesse nel castello in qualità di reclusa, forse, aggiunge la leggenda per la cieca gelosia del sovrano. Un sovrano cosmopolita, di larghe vedute, intelligente come pochi, magnanimo e lungimirante….ma anche incredibilmente geloso in amore. Provata dalla reclusione, Bianca Lancia decise, un giorno, di salire sul Maschio, il torrione maggiore del castello, e di gettarsi di sotto. Un epilogo molto triste per una storia d’amore. Ma quell’amore in fondo non è mai finito. Sembra, infatti, che ancora oggi il fantasma di Bianca Lancia si aggiri nei meandri del castello, vestito di un leggero abito bianco, accompagnato da grida e pianti, nello straziante ed imperituro ricordo della terribile prigionia.

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Una vacanza in Puglia sotto il segno del mistero e della leggenda

La leggenda d’amore e morte che vi abbiamo or ora narrato non è l’unico fatto insolito accaduto a Monte Sant’Angelo. Ricorderete infatti che altrove vi abbiamo raccontato che San Michele sarebbe apparso in quattro occasioni storiche differenti proprio in questi luoghi così suggestivi e ricchi di storia. Nel corso di una vacanza in Puglia, dunque, recatevi se possibile a Monte Sant’Angelo, e non dimenticate di visitare il maniero e il santuario dedicato a san Michele.

E che dire di Gioia del Colle?

Anche il castello di Gioia del Colle è protagonista di una leggenda analoga su Federico II di Svevia e Bianca Lancia. Non a caso, presso il castello di Gioia del Colle, vi è una torre chiamata proprio Torre dell’Imperatrice. E non solo. Nei sotterranei del castello, adibiti a prigioni, vi è un altorilievo raffigurante, sempre secondo la leggenda, i seni di Bianca Lancia. In questo caso infatti secondo la leggenda Bianca Lancia sarebbe stata rinchiusa per gelosia durante la sua gravidanza di Manfredi. Ai tempi non era ancora imperatrice. Una volta partorito, la giovane avrebbe inviato il neonato al padre assieme ai suoi propri seni, dopodichè si sarebbe gettata di sotto. Gli storici ad oggi non sono del tutto in accordo sulla “location” corretta di questo episodio così tragico ma, ricordiamo, leggendario. Quel che è certo è che dopo la nascita di Manfredi, Bianca Lancia avrebbe chiesto al sovrano di regolarizzare la loro relazione e che questi, ormai vedovo (Isabella, la terza moglie, era giustappunto deceduta), avrebbe acconsentito. Nasceva dunque la quarta Imperatrice, anche se di lì a poco Federico II sarebbe morto a sua volta.