cripta delle mummie di oria - La Terra di Puglia

Abbiamo già parlato altrove del castello di Oria, delle sue bellezze e delle leggende che lo popolano. Oggi vi raccontiamo un’altra piccola curiosità visitabile presso la Cattedrale della Maria Santissima Assunta in Cielo, ovvero la storia della cripta singolare che si trova al suo interno. E’ una cripta decisamente da brividi, visitabile, ma non adatta forse se siete animi sensibili. Al suo interno lo spettacolo è inquietante e macabro. Scopriamo il perché.

Avete forse avuto modo di visitare la Cattedrale di Otranto con i teschi dei famosi Ottocento Martiri esposti a beneficio del visitatore. Qui, lo spettacolo è ancora più crudo. Presso la cripta del castello si trovano esposti i corpi mummificati di 11 confratelli dell’Arcidiocesi della morte di Oria.

Uno spettacolo più inquietante forse si trova solamente a Palermo, presso le Catacombe del Convento dei Cappuccini, che espongono la bellezza di 8mila mummie. Ma torniamo a Oria. La cripta in questione era un luogo adibito alla preghiera nel periodo in cui i Turchi impazzavano in Salento. E’ stata edificata, difatti, qualche anno dopo il famoso assedio di Otranto da parte devi invasori, che come sapete e come già sopra accennato, non lasciarono scampo a chi scelse di non deporre le armi e di non convertirsi.

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Chi sono le mummie di Oria

Quando i Turchi furono finalmente sconfitti e cacciati dal Salento, alcuni di essi ancora bazzicavano qua e là in Salento. Sicchè Alfonso D’Aragona incaricò Giulio Bonifaci di organizzarsi per combattere queste presenze residue sul territorio. Nasceva allora, ed era il 1484, la Confraternita della Morte.

All’interno delle nicchie situate nella cripta della Cattedrale, sono conservati i corpi dei coraggiosi oritani che combatterono contro i Turchi pagando l’eroismo con la loro stessa vita, e che scelsero di essere mummificati per lasciare testimonianza del loro operato e del loro valore ai posteri.

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Ilaria Scremin