Le colonne Romane
Le colonne Romane – Wikimedia Commons

La storia di Brindisi è legata a doppio filo a quella del suo porto, vera e propria Porta d’Oriente da sempre protagonista di approdi e partenze, tanto per scopi commerciali quanto per scopi bellici o di scoperta. E’ proprio grazie al porto che la città è stata a lungo crocevia di genti e di culture, vivendo, come sempre accade, periodi più o meno felici. Le origini della cittadina si possono datare tra il XVI secolo a.C., grazie anche ai ritrovamenti archeologici di oggetti e strutture edilizie tipici dell’età del bronzo. In località Punta Le Terrare, un piccolo promontorio situato vicino al porto esterno, gli archeologi hanno rinvenuto i resti di un villaggio risalente proprio all’età del Bronzo, così come frammenti di ceramiche micenee. A sud di Brindisi, invece, è stata ritrovata una necropoli, Tor Pisana, con vasi proto corinzi risalenti alla prima metà del VII secolo a.C. Non mancano le prove documentali dell’intensa vita di Brindisi sotto i Messapi, che riuscirono ad intrattenere ottimi rapporti con i Greci del mar Egeo.

Storia di Brindisi in epoca romana

Brindisi venne conquistata dai romani nel 267 a.C (così come tutto il Salento, in fondo). Divenne un centro importante sotto il dominio romano,, anche in ragione della Via Appia e della Via Traiana, e del suo ruolo di ponte verso la Grecia e il mondo orientale in genere, vivendo una vera e propria età aurea, confermata anche da personaggi letterari degni di nota, come Marco Pacuvio. In generale possiamo affermare che durante il periodo romano Brindisi visse un periodo particolarmente florido e gioioso. Nell’ 83 a.C Brindisi divenne anche Municipio. E fu proprio da Brindisi che sia Giulio Cesare che Ottaviano si imbarcarono più volte per recarsi in Egitto. Ospitò Orazio Flacco assieme a Mecenate e fu proprio qui che sbarco Agrippina custodendo le ceneri di Germanico. E non solo: è proprio a Brindisi, dove si trovava di ritorno da un viaggio fino in Grecia, che morì Virgilio, il 21 settembre 19 a.C.

Brindisi dal Medioevo ad oggi

In seguito al periodo romano, per Brindisi si aprì un’era meno fortunata fatta da occupazioni dei Goti e Longobardi, quindi dei Saraceni, con una successiva ricostruzione, per finire in mano quindi ai Normanni, momento storico che ne segnò nuovamente la rinascita, grazie anche alle crociate e alla presenza in loco di una sede vescovile, con tanto di cattedrale e fortificazioni con deposito delle armi.

Passò quindi sotto il dominio di Venezia e successivamente degli spagnoli, con il risultato che visse un certo declino, per poi riprendersi sotto i Borbone, in modo particolare con la rinascita del porto. Con il Regno d’Italia 81860) la città guadagnò nuovamente un ruolo di primo piano, in modo particolare diventando un punto di transito importante per recarsi al Canale di Suez (1869). Insomma, Brindisi divenne il porto per eccellenza dal quale sbarcare per recarsi nelle Indie.

La posizione strategica di Brindisi le valse un ruolo di primo piano durante la Seconda Guerra Mondiale: non a caso la città subì vari bombardamenti. Ma una cosa non tutti sanno riguardo la storia di Brindisi: che tra il 1934 ed il 1944 Brindisi ospitò anche Vittorio Emanuele III di Savoia e tutta la dinastia dei regnanti italiani, in fuga dalla Capitale.

 


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Ilaria Scremin