La ricetta de la Puccia salentina
La puccia salentina è un delizioso panino tradizionale ma non troppo. La sua origine infatti risale alla fine degli anni Settanta del Novecento, ed è piuttosto casuale. In poche parole un pizzaiolo ebbe l’idea di usare gli avanzi di pasta per dar vita a delle palline schiacciate che, una volta infornate, davano vita a dei panini tondi, ampi, piatti e quasi totalmente privi di mollica. La puccia non si gusta così, ma si apre in due, tagliandola orizzontalmente proprio come un panino, e si farcisce a volontà!
Puccia, etimologia della parola, da dove viene la parola puccia
La parola puccia è un pò strana. Probabilmente vi sarete chiesti da dove provenga il nome di questo straordinario prodotto tipico pugliese. Ebbene, pare che provenga dal latino buccellatum, il buccellato, un termine che poi si è evoluto fino a puccia. Il buccellato era il pane tipico che i legionari romani portavano con sè durante le campagne militari.
Come condire e farcire La Puccia salentina
Condimento della puccia salentina: verace e saporito (ma soprattutto a buon mercato)!
La tradizione gastronomica salentina è nota per essere una tradizione “povera”, basata su ingredienti molto semplici e su poche ricette locali particolarmente economiche ma molto gustose. La puccia non è un’eccezione. La troverete facilmente farcita con verdure di stagione grigliate come peperoni, melanzane o zucchine. Altri ingredienti che troverete nella puccia salentina sono i pomodori, la rucola fresca, una fettina di formaggio locale, cipolle e anche la tipica cicoria lessa, quella selvatica. Altre info in merito a come scaldare e farcire la puccia salentina confezionata qui!

Condimento della puccia tarantina: dal fast food alla puccia “con uccelletti”
La puccia tarantina è decisamente più ricca, in quanto spesso viene farcita in versione “fast food”, con hamburger e patatine, oppure con affettati. Una versione che sicuramente incontra i gusti anche dei giovani! Sempre nel tarantino, se vi capita di sentir nominare la puccia con uccelletti, dovete sapere che al suo interno non troverete degli uccelletti veri, ma delle mozzarelline o scamorze affumicate avvolte nella pancetta. E magari anche un pò di patatine!
La Puccia salentina nella tradizione gallipolina e la tradizione dell’Immacolata
Tornando per un attimo in Salento, dovete sapere che qui, ma in particolar modo a Gallipoli, è ancora molto viva un’antica tradizione legata alla festa dell’Immacolata. Dovete sapere che l’Immacolata da quelle parti è molto sentita perchè era la protettrice del regno delle Due Sicilie. La vigilia dell’Immacolata, il 7 dicembre, vuole la tradizione che si pratichi ancora oggi il digiuno a pranzo e un pò di pesce a cena. Il digiuno prevede che a pranzo si mangi proprio una puccia. Ma attenzione, in questo caso specifico si tratta di un panino fatto apposta per questa occasione, e contiene mollica. Fino ad alcuni anni fa al suo interno si mettevano acciughe e capperi, ora invece si mette olio extravergine di oliva, tonno, formaggio svizzero e pomodori. Insomma, un digiuno per modo di dire! Ad ogni modo, mangiare la puccia salentina con il tonno in quell’occasione piace davvero a tutti, ed è un vero momento di festa!
La puccia con le olive, chiamata anche uliata
Infine, dobbiamo nominare anche la puccia uliata, ovvero puccia con olive. Più piccolina e piena di olive, è una lontana parente dei pizzi leccesi. E’ una di quelle cose che metti in tavola prima di pranzo e che solitamente sparisce in breve tempo. Non è proprio una puccia nel vero senso della parola, ma viene anche chiamata così. A Trepuzzi, nel Salento, c’è anche la sagra te la uliata: una vera e propria sagra dedicata a questa specialità!





