Candelora in Puglia, la parola ai contadini
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Candelora in Puglia? Il famoso detto popolare secondo il quale il meteo della giornata del 2 febbraio sarebbe indicatore e presagio del clima che ci aspetta nelle prossime settimane salta sicuramente alla mente di tutti noi. E dunque, siamo fuori o siamo dentro l’inverno? Tra serio e faceto scopriamo insieme cosa dicono le previsioni meteo, attingendo, come piace a noi, alla saggezza popolare e ai detti degli anziani e dei contadini pugliesi. Che, ad onor del vero, non sbagliano mai. 

Candelora in Puglia (terra di sole, di mare e di vento)

In Puglia si sa, splende sempre (o quasi) il sole. E se il Salento è la terra de “lu sole, lu mare e lu ientu” non possiamo non dire lo stesso per il resto della regione. Un clima tutto sommato mite e carezzevole tutto l’anno, con estati che sembrano non finire mai e si protraggono sino ad autunno inoltrato e primavere in anticipo che fanno ben sperare già sul finire di marzo. Ma c’è un ma. Dopo Natale, anche i pugliesi devono fare i conti con qualche settimana un po’ più rigida…. Arriva dunque la Candelora in Puglia e il freddo immancabilmente si fa sentire. Il vento di tramontana è sferzante e bisogna tener duro in questa parentesi dell’anno più frizzantina.

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Credere o non credere al detto popolare? Cosa si dice in Puglia

A proposito di Candelora in Puglia, il detto popolare suggerisce che se piove e tira vento siamo ancora nel bel mezzo dell’inverno. Cosa dicono invece i contadini pugliesi? Vediamo alcuni detti e alcune rime tradizionali pugliesi sul tema.

Tratto da “Sulle vie dei ciottoli del dialetto canosino” di Giuseppe Di Nunno

A la Canelòre,
o néveche o chiòve, la vernète ò jesséute fòre.
Responne la vécchia arraggète,
ce vòlene quaranta jùrne a la svernète,
e se vu jésse sechéure,
quane ascénnene li metetéure.

Alla Candelora
o nevica, o piove, l’inverno è uscito fuori.
Risponde la vecchia sapiente,
ci vogliono quaranta giorni alla fine dell’inverno,
e se vuoi essere sicuro,
quando scendono i mietitori.

A Mattinata vecchia arraggète aspetta la foglia di fico di giugno

E ancora, vediamo cosa ne pensano gli anziani, con la loro proverbiale saggezza, della Candelora, leggendo insieme questa storiella popolare tipica di Mattinata (sul Gargano).

A Ngannelore ce néveche e ce chiove, jesse suracídde: « Amme fatte mídze vernecídde». Arrespónne la vecchia arraggete: « Tanne la vernete è fore, quanne la frónne de fiche ce fé quande na stambe de vove ».
Alla Candelora (2 febbraio) nevica e piove, esce il topolino (il sole): «È passato mezzo inverno». Risponde la vecchia irritata: «Dall’inverno si è fuori soltanto quando la foglia di fico è quanto una zampa di bue».

Ma a Sant’Agata di Puglia la vecchia arraggète non la pensa allo stesso modo circa la Candelora in Puglia

Un’altra filastrocca popolare ci suggerisce invece che la “vecchia arraggète” preferisca aspettare come minimo il 25 marzo, ovvero la festa dell’Annunciazione del Signore.

Cu la ngannlora la vrneta ea assuta fora. Risponn san Bies viern mo tres, s vota la vecchia arraggeta se ne parla all’ Annunzieta, ma p ess cchiù sicure quanne arrivano li mietiture!

Forse, meglio ancora, per la bella stagione conviene attendere il tempo delle mietiture…

I contadini pugliesi e i contadini del Salento hanno l’ultima parola e suggeriscono, dall’alto della loro indiscutibile saggezza popolare, che forse è meglio attendere addirittura il Corpus Domini per sperare in un po’ di clima mite e caldo. Ovvero, attendere il momento della trebbiatura. Come sapete la cultura contadina è spesso legata a doppio filo alle scadenze dettate dal calendario religioso. Sicchè. avvicendamento stagionale, lavori nei campi e celebrazioni religiose finiscono spesso per diventare un tutt’uno. E allora, le parole del contadino di Manfredonia, sono: se la vecchia aspetta l’Annunciazione, il contadino preferisce attendere il Corpus Domini!

Quann’arrüve ‘a Canelore
da ‘u vjirne stéme fore!
Arrespònne ‘u surgetjille:
«Ámme passéte mizze virnecjille? ».
Arrespònne ‘a vècchje arraggéte:
« Aspettéme l’Annunziéte!».
Arrespònne ‘u vècchje trìste:
«nen jì före la vernéte,
se nen vöne ‘u “Cùrpe de Crìste”!»
Vù jèsse chjù secùre?:
Quànn’ ascènnene ‘i metetùre !

Insomma, per la primavera in Puglia dovremo attendere qualche altra settimana. Il sole fa ben sperare, ma le temperature sono ancora piuttosto fredde. Ci conviene dare retta ai detti dei contadini pugliesi ed evitare di scoprirci inutilmente!

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Ilaria Scremin