Il vino di Matino è un’altra delle meraviglie di Bacco tipiche della Puglia, la cui produzione può avvenire unicamente all’interno del territorio della provincia di Lecce: deve il suo nome appunto all’omonimo comune leccese che, sin dall’antichità, godeva di una certa considerazione per quanto riguarda l’arte della coltivazione della vite e, quindi, anche della vinificazione, che ha del resto avuto un’impronta paesaggistica sul territorio.
Nel prossimo paragrafo, daremo uno sguardo maggiormente dettagliato a quelle che sono le caratteristiche di questo vino pugliese doc.
Come viene prodotto il vino di Matino
La storia della produzione del Vino di Matino DOC ha una data precisa per quanto riguarda l’organizzazione dei viticoltori dediti alla preparazione di questo nettare di Bacco: il locale notaio Ponzetta, infatti, nel mese di novembre 1899 si occupava di redigere l’atto costitutivo del “Consorzio Agrario Cooperativa di Matino“, dando il via ad una storia di successo vitivinicolo che ha portato anche un considerevole benessere nell’area.
Il Consorzio è poi divenuto semplicemente “Cooperativa tra Produttori Agricoli” il 29 febbraio 1940 e, ancora, con decreto del Presidente della Repubblica del 19 maggio 1971, lo stesso vino è stato insignito dell’ambito riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e, ad oggi, la Cooperativa può contare su 842 soci produttori delle uve utili alla vinificazione del Vino di Matino DOC, provenienti da Matino e, in parte, anche da Gallipoli, Casarano, Taviano, Tuglie, Alezio e Parabita.
Le uve di Negramaro devono essere presenti in percentuale compresa tra il 70-100 percento.
Le caratteristiche del vino di Matino
Il vino di Matino DOC è un rosso di colore rubino, che presenta solitamente dei riflessi arancio se sottoposto ad invecchiamento. Per quanto riguarda l’odore, lo stesso è vinoso e, infine, il spore di questo nettare di Bacco si caratterizza per essere asciutto ed armonico. Per quel che attiene alla gradazione alcoolica minima complessiva, è interessante notare che la stessa deve essere di almeno 11.5 gradi.
La temperatura di servizio raccomandata per questo vino è compresa tra i 16 e i 178 gradi, mentre il bicchiere suggerito è il tulipano medio. Questo vino rosso pugliese si abbina in modo particolare con pietanze a base di pastasciutta, bolliti, carni bianche (preparate in umido o lessate), arrosti di carne rossa, salumi e anche selvaggina.