Tra i vini pugliesi capaci di guadagnarsi un posto di primo all’interno del panorama vitivinicolo nazionale, non possiamo certo fare a meno di citare il Vino di Galatina, testimonianza dell’impegno delle cantine di Puglia nel perseguire la valorizzazione dei vitigni autoctoni. A coronamento di tanto impegno e dedizione nel riscoprire e rendere particolarmente ambito questo vino, è giunto l’ambito riconoscimento della denominazione di origine controllata, caratteristica questa indispensabile per competere efficacemente sul mercato.

Il vino di Galatina: vent’anni di DOC

Proprio tramite un DPR del 1997 è stato concesso il riconoscimento della DOC al più giovane dei vini pugliesi, vale a dire, al Galatina. Quest’ultimo è prodotto in cinque differenti preparazioni, che offrono sempre un’esperienza organolettica particolarmente soddisfacente. Troviamo quindi il bianco (secco e frizzante), lo Chardonnay, il rosso, il rosato (anche in questo caso secco o frizzante) e, infine, il Negroamaro. La DOC si riferisce dalle uve coltivate nell’area dei comuni di Galatina, Cutrofiano, Aradeo, Neviano, Seclì, Sogliano Cavour e Collepasso.

Galatina bianco: uno sguardo alle particolarità

Il Galatina bianco è composto da Chardonnay nella misura del 55%: a questo proposito, sottolineato come per il restante 45 percento possano essere impiegate altre uve per la preparazione dello stesso, che siano ovviamente a bacca bianca e ottenute da vitigni autorizzati e quindi raccomandati all’interno della provincia di Lecce. Il Galatina bianco si contraddistingue per il suo colore giallo paglierino leggero, caratterizzato anche da riflessi verdolini. Il profumo è particolarmente delicato e gradevolmente fruttato.

Per quanto riguarda il sapore, invece, possiamo sottolineare come lo stesso sia asciutto, vivace e caratteristico. La gradazione alcolica complessiva risulta essere pari a 11 gradi e va bevuto in un tulipano slanciato alla temperatura di servizio di 10-11°C. Per l’abbinamento gastronomico, si segnalano in particolare antipasti leggeri, spaghetti alla marinara, risotti delicati a base di pesce, minestre leggere di verdure e formaggi teneri contraddistinti da una stagionatura molto limitata.

Galatina Chardonnay: ecco le sue peculiarità

Il Galatina Chardonnay proviene da uve Chardonnay per almeno l’85%, mentre altre uve – come indicato nel precedente paragrafo – possono concorrere alla produzione dello stesso fino ad un massimo del 15%. Il Galatina Chardonnay è contraddistinto da un colore paglierino, mentre l’odore è particolarmente delicato e gradevole e, infine, il sapore è asciutto e consistente. La gradazione alcolica è anche in questo caso pari a 11 gradi e va servito in un tulipano slanciato alla temperatura di servizio di 10/11°C. E’ un buon aperitivo su antipasti misti di sapore leggero, i frutti di mare e le minestre leggere e delicate a base di verdure o pesce, pesci magri lessati o a vapore, formaggi teneri di sapore non deciso.

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Galatina rosso e rosato: particolarità di questi vini

Il Galatina rosso e il Galatina rosato vengono preparati con uve di Negroamaro per almeno il 65%, cui vengono aggiunte uve a bacca nera non aromatiche da vitigni raccomandati ed autorizzati nella provincia di Lecce, nella misura massima del 35%. Il Galatina rosato è di colore rosa tendente al cerasuolo delicato, ed è contraddistinto da un odore leggermente vinoso, un po’ persistente e fruttato. La gradazione alcolica complessiva è pari a 11,5 gradi e va bevuto in un tulipano medio alla temperatura di servizio di 14-15°C.

E’ consigliato su antipasti misti anche con salumi, zuppe di pesce con presenza di pomodoro o pesce al forno con condimenti, brodetti a base di carne bianca, fettine di pollame cotto a vapore e carni bianche in genere di sapore delicato, formaggi teneri di bassa stagionatura. Il Galatina rosso ha un colore rosso rubino con riflessi rosso mattone se invecchiato. L’odore è vinoso e intenso, il sapore è pieno, asciutto, robusto , vellutato e caldo. La gradazione alcolica minima è di 12 gradi e va bevuto in un tulipano medio alla temperatura di 18°C. Per gli abbinamenti si consigliano primi di pastasciutta, carni arrosto, pollame al forno, risotti a base di carne e formaggi stagionati.

Galatina Negroamaro: uno sguardo a questo vino

Il Galatina Negroamaro è, per almeno l’85%, fatto da uve di vitigno Negroamaro, mentre per il restante 15% da uve non aromatiche ottenute da vitigni raccomandati ed autorizzati nella provincia di Lecce. Questo può avere la qualifica di “riserva” se risulta avere una gradazione di almeno 12,5 gradi ed è invecchiato per almeno due anni. Il suo colore è rosso rubino di varia intensità che, se invecchiato, assume riflessi color rosso mattone. Il suo odore è gradevole ed intenso, mentre il sapore si contraddistingue per essere pieno, elegante ed armonico. La gradazione alcolica complessiva è pari ad almeno 12 gradi e si beve in un bicchiere del tipo tulipano medio alla temperatura di servizio di 18-20°C. Si abbina in particolare con primi di carne, secondi di carne al forno o arrosti di carne e, infine, formaggi stagionati. Il tipo “riserva”, che ha un sapore più robusto, vellutato e caldo, è maggiormente indicato in abbinamento con le carni rosse di sapore deciso e con la selvaggina.


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