Uliveto

Da Bruxelles vogliono più informazioni

La questione della xylella assume sempre più i contorni di una vicenda in cui nulla è chiaro e tutto è confuso: l’ultima conferma di ciò, è giunta dalla richiesta della Commissione Europea di ottenere più informazioni su quella che è stata chiamata “emergenza xylella”, perché in sede comunitaria si è parlato di catastrofe ambientale senza aver portato delle prove scientifiche di una certa consistenza a sostegno della tesi che gli ulivi in Salento possano essere disseccati veramente a causa della xylella fastidiosa, e non di qualcos’altro, come ad esempio la già citata lebbra dell’olivo.

Il rischio di una procedura d’infrazione?

Sebbene fino ad oggi non sia stata ancora aperta una procedura d’infrazione nei confronti del nostro paese, da Bruxelles si vogliono sapere molti più dettagli, per prendere potenzialmente nuove decisioni che potrebbero sconvolgere i piani dell’intervento nelle aree interessate dall’olivicoltura. In effetti, con il cambio della gestione regionale, e l’ingresso di Emiliano tra le istituzioni, l’amministrazione pugliese pensa ora ad un intervento coadiuvato di più attori universitari, perché avvenga una ricerca scientifica a supporto delle future scelte a tutela degli uliveti pugliesi.

In sede comunitaria, infatti, non sono ancora giunte delle prove scientifiche a conferma del fenomeno in corso in Puglia, o quanto meno, non di una consistenza tale da confermare la tesi dell’intervento urgente: la Commissione, infatti, ha agito sulla base di notizie che parlavano di circa un milione di piante toccate dal fenomeno, ordinando di conseguenza il taglio di alberi in maniera incisiva, com’è accaduto proprio di recente a Oria, in questi giorni, con l’abbattimento di altri 45 ulivi. Cambierà veramente qualcosa nella strategia per fronteggiare la questione? Staremo a vere…

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