Olio extravergine

A seguito del crollo del 40% della produzione olivicola pugliese, per la stagione 2016-1017 l’olio extravergine pugliese si sta trasformando in una merce quanto mai rara e preziosa. Conseguenza diretta di questa impennata negativa è un incremento del 54% del prezzo dell’olio, il che significa che si è balzati dai 3,70 euro al chilo della scorsa stagione agli oltre 5 euro al chilo di questa stagione.

Il rischio è dunque che il nostro mercato sia preso d’assalto da oli piu economici come quelli provenienti dalla Tunisia o dalla Spagna, o peggio ancora che si verifichino pericolosi fenomeni di contraffazione dell’olio.

Coldiretti consiglia dunque di osservare molto bene le etichette e di prestare attenzione da dove e da chi si acquista l’olio, che è bene che sia 100% italiano e garantito. L’ideale è acquistare olii di oliva DOP e magari recarsi direttamente presso i produttori o i frantoi.

In fondo, acquistare olii esteri non è poi così vantaggioso: non si risparmia poi così tanto (si consideri che sono olii che hanno viaggiato), si rischia di comprare un prodotto non sicuro (sono extravergine? si sono deteriorati durante il viaggio? il prezzo giustifica i costi di trasporto o la qualità?) e di mangiare male senza motivo.

Il crollo del mercato non è colpa della Xylella che ha colpito il Salento e che rappresenta una minima parte della produzione pugliese, ma la causa principale è quella della mosca, che è considerata l’avversità più grave a carico dell’olivo e sta colpendo tutta l’Italia.
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Ilaria Scremin