puglia arte intreccio nasse panari fiscelle - La Terra di Puglia

Cosa sono i panari salentini? Dovete sapere che il Salento, oltre ad un mare incredibilmente cristallino, ad un entroterra rurale ricco di meravigliose masserie e ad una gastronomia d’eccellenza, offre anche una produzione artigianale particolarmente ricca. Sicuramente i nostri lettori più attenti avranno avuto modo di leggere i nostri articoli sugli antichi mestieri del Salento e sulle mansioni svolte dai contadini del Salento. Parliamo oggi dei protagonisti di un pezzo della nostra storia: i panari. 

I panari salentini, chi li conosce?

I panari salentini sono meravigliosi cesti realizzati a mano a partire da canne di giunco, di ulivo o di mirto che affondano le loro radici in un passato contadino lontano. Nell’entroterra salentino ancora oggi capita di incontrare qualche ultimo depositario di quella che possiamo considerare a tutti gli effetti un’arte. L’arte di produrre capienti e resistenti cesti che i contadini del Salento usavano per trasportare frutta fresca, lumache, olive, ortaggi.

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panari salentini - La Terra di Puglia

Non solo intreccio alla base della produzione dei panari

E se pensate che per produrre i panari salentini fosse sufficiente raccogliere canne in buona quantità, vi sbagliate. La procedura è tutt’altro che semplice e l’abilità non sta tutta – o non solo – nell’intreccio delle canne. La materia prima va racconta, bollita, essiccata, levigata e tagliata, e solo alla fine si potrà conservare ed intercciare. Come detto, i panari si realizzano coi vinchi di ulivo (forse maggiormente noti come succhioni o polloni), o con le canne di giunco.

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Geometria e manualità

La produzione dei panari era tutt’altro che semplice ed aveva un piglio decisamente geometrico: si partiva da una legatura a croce dei primi segmenti e poi attorno ad essi si facevano scorrere altri segmenti, con un andamento che seguiva la forma di cerchi concentrici. Mano a mano che si saliva, sul bordo di inserivano altri succhioni. Orlo e manico richiedevano una certa cura: le canne a quel punto erano intrecciati con maggiore cura, al fine di ottenere un effetto finale esteticamente gradevole.

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Ilaria Scremin