Otranto è una delle più affascinanti località della provincia di Lecce e si affaccia sul Mar Adriatico con le sue spiagge sabbiose e le sue calette appartate.

Il centro storico è un gioiello medievale che mantiene sapientemente lo splendore dei tempi passati.
Sul punto più alto sorge la Cattedrale, monumento simbolo della città e costruita nel 1080; al suo interno custodisce una preziosa e grandissima (circa 800 mq) opera musiva pavimentale dai temi biblici firmata dal monaco Pantaleone nel 1165 e la Cappella dei Martiri, nella quale sono conservate le reliquie degli 800 martiri massacrati nel 1480 dai Turchi di Maometto II, perchè avevano rifiutato di rinnegare la loro religione.

All’esterno spicca il portale barocco con il rosone a 16 raggi di epoca tardo-gotica, con qualche accenno allo stile romanico.
Nel nucleo storico, chiuso nella possente cinta muraria, s’incontra anche il Castello aragonese, risalente al 1485, con i suoi torrioni cilindrici e il tradizionale fossato.
Passeggiando nei vicoli stretti s’incontrano negozi di souvenir, locali, ristoranti, monumenti, chiese antiche e casette ben curate.

Uscendo da Otranto in direzione sud si raggiunge la punta orientale più estrema d’Italia, Punta Palascia, che dista solo 70 km da Capo Linguetta in Albania.
Da qui, nelle giornate limpide, non è difficile intravedere le montagne e le coste albanesi.
Lungo la litoranea, costellata di caverne e piccole baie, in località Porto Badisco, si trova uno dei siti preistorici più importanti d’Europa: le Grotte dei Cervi.
Del periodo neolitico, presentano graffiti e affreschi parietali realizzati con guano di pipistrello e ocra.
Porto Badisco è una meravigliosa meta turistica dallo scenario suggestivo, oltre che storico: qui, infatti, sarebbe avvenuto il primo approdo di Enea nell’Eneide di Virgilio.

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L’itinerario in questo tratto è un crescendo di emozioni paesaggistiche, tra mare cristallino e infinito, costa frastagliata a picco sul mare e macchia verde e mediterranea.
Non appena si arriva a Santa Cesarea Terme non si può non notare Villa Sticchi, dei primi del ‘900, con la grande cupola arabeggiante.
Noto centro termale, caratterizzato da sorgenti naturali sulfuree, Santa Cesarea Terme offre, dal suo belvedere, una delle viste più belle del Salento.

A meta’ strada tra Otranto e Leuca, merita una visita la Grotta della Zinzulusa, a Castro Marina.
Lunga circa 150 metri, con un gran numero di stalattiti e stalagmiti, preserva numerosi fossili millenari, che sopravvivono nel fiume carsico che scorre sul fondo della grotta.

Da non perdere un giro in barca per godere di un momento di relax tra le acque trasparenti e le svariate cavità marine incastonate nelle rocce.

Natura impervia e quasi incontaminata è quella in cui ci s’imbatte fino a Santa Maria di Leuca, tacco d’Italia e definita dai Romani “De Finibus Terrae”, al confine della terra, appunto.

Santuario De Finibus Terrae

Qui sul promontorio si erge l’omonima Basilica, il Santuario De Finibus Terrae o della Madonna di Leuca, luogo di pellegrinaggio già dai tempi di San Pietro che venne a visitare l’antico tempio dedicato alla dea Minerva.
Accanto alla Basilica s’innalza uno dei più famosi fari d’Italia, alto circa 48 metri, e dal piazzale antistante si apre uno spettacolare panorama, in cui sarà facile perdere lo sguardo all’orizzonte.
Punto in cui s’incrociano l’Adriatico e lo Ionio, Leuca è certamente rinomata anche come stazione balneare per le acque limpide, le insenature e le grotte.

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Questa zona del Salento è una terra di ineguagliabile bellezza, dall’ambiente aspro e selvaggio, baciata dal sole e dal mare e regala straordinarie sensazioni alla scoperta di storia, arte e natura.