Vi sarà sicuramente capitato di vedere in giro e di riconoscere, magari in qualche trattoria in giro per l’Italia, stoviglie e piatti decorati con un motivo decorativo a forma di galletto o di uva. Quei motivi sono tipici pugliesi e sono, se vogliamo, decori intramontabili. Chi ama lo stile tradizionale che non stanca mai e non passa mai di moda, sicuramente avrà in casa qualche stoviglia o pirofila di questo genere.

La ceramica, una tradizione antica ancora immutata

Tra le varie arti che in Puglia hanno dato da vivere per secoli ad intere famiglie di artigiani, troviamo dunque proprio quella della ceramica. Ancora oggi, i ceramisti pugliesi lavorano secondo le tecniche tradizionali, realizzando, smaltando e pitturando stoviglie, pirofile, oggettistica e suppellettili di ogni genere con amore e pazienza.

Ogni zona ha le sue peculiarità ed i prodotti che in qualche modo la contraddistinguono. Sono famosi i manufatti di Grottaglie, quelli di Laterza e quelli di Cutrofiano. Vediamoli nel dettaglio.

Grottaglie (TA): il cucco e le anfore

Grottaglie è una graziosa località in provincia di Taranto, famosa per la produzione di anfore in ceramica ed in particolare del “cucco”, ovvero un’anfora che un tempo le donne usavano per trasportare l’acqua. Per fare ciò, esse posavano l’anfora sulla testa, ed in questo modo facevano anche tragitti di una certa lunghezza, risparmiando fatica alle braccia.

Grottaglie e le sue ceramiche

Laterza (TA): un tuffo nel Medio Evo

Anche la seconda località della quale vogliamo parlarvi si trova in provincia di Taranto. Si tratta di Laterza, nota per le sue ceramiche che ancora oggi riproducono motivi decorativi di ispirazione medievale. Le ceramiche di Laterza ricordano vagamente gli Azulejos spagnoli, per i loro colori meravigliosi che spesso spaziano dal blu al giallo.

Rutigliano (BA): la città del fischietto

Siamo in provincia di Bari, a Rutigliano, chiamata anche la città del fischietto. Se avete in programma una gita nel barese, scoprirete che il fischietto è diffuso non solo a Rutigliano, ma anche nelle sue immediate vicinanze, come ad Alberobello, cittadina famosa in tutto il mondo per i suoi trulli. I fischietti venivano usati anticamente dai pastori per richiamare le greggi dal pascolo; successivamente, sono diventati anche un “richiamo” per innamorati, a tal punto che in occasione della festa di S. Antonio Abate, il 17 gennaio, la tradizione voleva che ogni innamorato regalasse all’amata un cesto di fiori e frutta ed un fischietto a forma di gallo, a simboleggiare fecondità e virilità.

La fiera del fischietto in terracotta di Rutigliano

Cutrofiano (LE): la città della ceramica, il famoso galletto e tante stoviglie

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Ci spostiamo infine in Salento, a Cutrofiano: anche qui, la tradizione della ceramica è davvero antica; se vi capiterà di visitare questo piccolo centro dell’entroterra salentino, conoscerete personalmente la tradizione delle più famose ed antiche famiglie locali ancora oggi dedite a quest’arte. Il pezzo forte della tradizione ceramista di Cutrofiano è data proprio dalle famose stoviglie con il motivo del galletto, disponibili in varie declinazioni sia di forme che di colori. Non mancano le pirofile da forno, splendide e resistenti all’uso ed al calore. Qui, troverete anche molti altri motivi decorativi, floreali, con frutta, fiori, edera, uva o motivi stilizzati.

Ceramiche di Cutrofiano

 

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Ilaria
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