Se conoscete un pò il Salento ed avete già avuto modo di visitare le più salienti, amate e frequentate località di mare, avrete più meno chiaro quel tratto di costa che va da Marina di Novaglie al canalone del Ponte del Ciolo.

Lungo quel tratto di costa roccioso ed alto una trentina di metri sul livello del mare, troviamo le grotte “Cipolliane” un sentiero praticabile a piedi che si snoda su quattro livelli rocciosi corrispondenti a diverse ere preistoriche.

E’ proprio qui che gli archeologi e gli studiosi si sono imbattuti in una serie di ritrovamenti di notevole interesse sia storico che, ovviamente archeologico, a testimoniare una presenza sia umana che animale – in epoca molto remota –  davvero vivace ed intensa.

La conformazione delle rocce ci dà testimonianza di una serie di crolli dovuti alla presenza di materiale di tipo carsico, allo sfociare di fiumi sotterranei verso il mare ed all’alternanza di fenomeni di glaciazione. L’evidenza della mutevolezza di questo ambiente ci è data, d’altro canto, anche dal ritrovamento di fossili che ci testimoniano la presenza tanto di una fauna di tipo tropicale quanto di esemplari tipici dei climi più freddi.

Vi consigliamo di affrontare la passeggiata attraverso le grotte Cipolliane con una guida, che possa illustrarvi quanto sopra detto indicandovi, tratto dopo tratto, le differenti conformazioni rocciose ed i segnali della presenza tanto animale quanto umana.

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Ilaria Scremin