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Temperature troppo alte in ottobre per la Puglia

Nonostante siamo in autunno e le temperature dovrebbero essere più basse, in realtà, vi sono delle regioni dell’Italia in cui l’estate non sembra assolutamente esser finita. Il caso evidente è proprio nella Puglia: questo clima pazzo, infatti, sta offrendo picchi di 32°C in questo periodo e soprattutto non sta offrendo la pioggia necessaria ai campi, specie per quanto riguarda le aree di Bari, Lecce e Brindisi. Proprio qui, difatti, è necessario procedere in maniera tempestiva per prendersi cura degli olivi e degli ortaggi piantati con un’irrigazione di soccorso. Proprio per questo, Coldiretti non può fare a meno di annunciare l’allarme di siccità in Puglia!

Coldiretti lancia l’allarme siccità

Il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, ha spiegato in questi giorni che la Puglia si trova in un momento in cui le temperature sono davvero anomale. Insomma, ci si trova in un momento dell’anno in cui il mese si può definire “pazzo” e le coltivazioni soffrono in maniera significante queste temperature estive che non dovrebbero esserci. Dagli ortaggi sino agli olivi, per non parlare poi del foraggio, vi è un elevato pericolo: basta pensare anche al sol fatto che vi sono stati pure dei ritardi nella semina e un incremento dei costi dovuto proprio alle conseguenze del tempo. Un ulteriore problema è rappresentato anche dalla possibilità che vi sarà un drastico cambiamento di temperatura con danni che saranno senz’altro di grande importanza sui prodotti della terra. Andando a vedere nel dettaglio la situazione, possiamo notare che in provincia di Bari sono in grave sofferenza gli olivi a Terlizzi, Toritto e Palo, mentre che sono stati pattuiti dei turni di irrigazioni di 8 giorni a Corato ed Andria. A Fasano ed Ostuni, invece, il sistema di irrigazione è già di sui carente e con questa situazione climatica non si fa altro che peggiorare la situazione. Infine, non dimentichiamo neppure che i pozzi sono in utilizzo per rrigare campi di cime di rapa, broccoli, cicorie, cavolfiori e carciofi.

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Ilaria Scremin