Le due sorelle, torre dell'Orso - Laterradipuglia.it

La famosa località di Torre dell’Orso è molto rinomata ed è la meta ideale per le vacanze in Puglia di molti visitatori e turisti che ogni anno vi si recano provenendo da ogni dove. Come sapete sulle pagine di questo magazine vi abbiamo spesso narrato storie e leggende pugliesi, capaci di rendere la conoscenza di questa terra più approfondita e, perchè no, la vostra vacanza più interessante e carica di suggestione. Facciamo oggi dunque due passi proprio a Torre dell’Orso, ed ascoltiamo assieme la leggenda che riguarda i faraglioni delle due sorelle.

La baia di torre dell’Orso si estende per circa 800 metri ed è accolta, protetta e coccolata da due costoni di roccia. Da un lato la torre costiera cinquecentesca ed il famoso sperone di roccia a forma di orso, dall’altro, un’escavazione di origine antichissima con iscrizioni in greco e latino risalenti a qualche secolo prima di Cristo ed alcune grotte antichissime, come la grotta di San Cristoforo. Un luogo suggestivo ed evocativo dove fare le vacanze in Puglia. Un luogo tra terra, cielo e mare, protetto alle spalle, invece, da una profumatissima pineta. Ma non finisce qui. Nel mare antistante torre dell’Orso spiccano e troneggiano anche due suggestivi speroni di roccia chiamati comunemente le due Sorelle.

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Due Sorelle immobili e disperate di fronte alla riva di Torre dell’Orso

Il Salento non è solo cielo e mare, ma è anche storia e leggenda. Una storia spesso scavata in modo indelebile nella pietra più antica, come la pietra leccese o, ancora, come la roccia imponente che si protende verso il cielo dai fondali di questo straordinario mare cristallino. Conosciamola dunque assieme prima di programmare le vacanze in Puglia e di recarci con la famiglia a Torre dell’Orso.

Le tue vacanze in Puglia sotto il segno della leggenda

Narra la leggenda, dunque, che un tempo vi erano due sorelle, che vivevano in un villaggio poco distante dalla costa. Le due giovani lavoravano in campagna dal mattino sino all’imbrunire, senza mai concedersi un momento di sosta. Vi fu un anno, tuttavia, in cui il caldo si fece sentire come non mai. Un giorno le due giovani, sofferenti per la calura costante ed impietosa, decisero di assentarsi dal lavoro e di andare a cercare refrigerio presso il mare. Giunte in prossimità della riva, si trovarono di fronte ad un mare impetuoso ed in tempesta. Uno spettacolo al quale, nonostante la vicinanza al mare, non avevano mai assistito, tanto erano umilmente impegnate nelle loro fatiche quotidiane nei campi. Una delle due, rapita da cotanta bellezza, sembra che decise di tuffarsi. Alcune versioni di questa leggenda, tuttavia, raccontano che scivolò in acqua. Ad ogni modo, la giovane si trovò subito in difficoltà. Le onde erano sempre più alte e la ragazza era una nuotatrice tutt’altro che esperta. La sorella rimasta a riva decise subito di tuffarsi per prestarle aiuto, ma tutto fu vano, ed in breve tempo entrambe furono inghiottite dai cavalloni furenti. Narra la storia che un pescatore che si trovava nella pineta abbia udito le grida disperate delle giovani. Avvicinatosi alla riva, l’uomo si trovò di fronte a due faraglioni di pietra, sino a poco prima del tutto assenti: due enormi sculture in pietra, raffiguranti due sorelle che si protendono in un disperato abbraccio d’amore e di morte.

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Se doveste trascorrere le vacanze in Puglia, soffermatevi in spiaggia a lungo ed osservate i faraglioni ancora oggi immobili come allora in quell’abbraccio disperato.

 


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Ilaria Scremin