ricami al tombolo puglia - La Terra di Puglia

E’ già trascorso qualche giorno dalla memorabile sfilata di Dior in Piazza del Duomo a Lecce. Un evento organizzato dalla nota maison di moda per la presentazione della collezione Cruise 2021 che si è tramutato in un eccellente momento di promozione del territorio. Un’occasione unica per Lecce, il Salento e tutta la Puglia per divenire scenografia e palcoscenico di un evento di così grande rilievo e di ricavarne un incommensurabile beneficio anche sul piano della promozione del territorio. E tra i temi portati alla ribalta da Dior c’è quello del barocco pugliese in tutte le sue forme più antiche e tradizionali. Non ultima quella della lavorazione al tombolo, che ancora oggi si tramanda di madre in figlia in molte famiglie pugliesi. Una tradizione che non è ancora andata perduta e che, complice il tempo che avanza, acquista pregio e valore, divenendo un vero e proprio rito. L’arte, quella vera, prende forma tra le pazienti mani delle ricamatrici salentine. Come quelle che Dior ha voluto coinvolgere nell’indimenticabile sfilata leccese. Ma facciamo un passo indietro. 

Le botteghe artigiane di ieri, vivono ancora oggi nei piccoli borghi pugliesi

Sono davvero tanti i piccoli e suggestivi borghi della nostra stupenda terra di Puglia dove ancora oggi il turista curioso potrà imbattersi in minuscole botteghe dove il tempo pare si sia fermato. Sono botteghe artigiane dove acquistare pezzi unici da corredo, da portare a casa e custodire gelosamente come fossero piccoli tesori. E, in fondo, lo sono davvero. Tessuti realizzati a mano, con amore e pazienza, con l’ausilio di  antichi telai a pedale, con il chiacchierino o con l’antichissima tecnica del tombolo. Solamente osservando queste ricamatrici si rimane incantati. Un vero e proprio balzo indietro nel tempo. Una manualità che lascia stupefatti. Dior, con gusto e grande competenza, ha scoperto e riscoperto per noi l’arte del ricamo che qui in Puglia è così saldamente ancorata ad una modernità che in fondo ama volgere lo sguardo al passato.

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Cos’è il chiacchierino e perchè si chiama così

Il chiacchierino, un tipo di merletto delicatissimo ancor oggi evocato nelle forme possenti eppur delicatissime delle luminarie salentine, si chiama così perché un tempo le donne si sedevano sull’uscio di casa a ricamare e chiacchierare tra di loro. E tra una chiacchiera e l’altra, davano vita e forme complesse ma delicate come piume, esili e tuttavia incredibilmente sofisticate. Sono le forme del barocco, ricche, ricchissime, opulente ma al contempo elegantissime e leggiadre. Proprio come le luminarie pugliesi, sgargianti merletti di luce sospesi contro il blu dei cieli pugliesi ad illuminare a festa le nostre piazze.

I merletti con l’arte del tombolo

Anche l’arte del tombolo vive e rivive ancora oggi nei piccoli borghi pugliesi. Un rullo imbottito di foglie secche o segatura, rivestito di morbido tessuto, dove, grazie ad un ingegnoso sistema di fuselli e spilli, si ricama, sulla base di un disegno predefinito, con perizia e pazienza. Lino e seta ieri, cotone, canapa e lana oggi…il tombolo è un’arte mai accantonata, che ha trovato un ruolo da protagonista proprio in occasione della sfilata Dior 2020 a Lecce. Per ogni disegno di ricopia la traccia su un foglio e lo si fissa opportunamente al tombolo con degli spilli, dando spessore con l’aggiunta di fogli di giornale.

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Dior riscopre le antiche tradizioni tessili femminili del Salento e le porta alla ribalta

Una tecnica davvero antichissima insomma, quella del tombolo, che per fortuna oggi ha avuto occasione di rivivere e di farsi conoscere anche ai più giovani proprio in occasione della sfilata di Dior nel capoluogo leccese. E per l’occasione, la direttrice artistica Maria Grazia Chiuri ha voluto coinvolgere Le Costantine, laboratorio di tessitura che oggi fa di questa tradizione così antica un progetto didattico davvero virtuoso. E dunque la complicata arte del tombolo viene tramandata anche al di fuori delle famiglie che ne custodiscono il segreto e diviene patrimonio condiviso anche tra le generazioni più giovani.

“M’ha sempre colpito come un’arte tanto complicata sia considerata solo un mestiere femminile, un qualcosa di normale da non celebrare”

Maria Grazia Chiuri.

Non ci resta che invitarvi in Puglia a scoprire la magia della terra dei ricami e dei merletti.

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Ilaria Scremin