capocollo di martina franca dop - La Terra Di Puglia

Il Capocollo di Martina Franca è uno degli straordinari DOP facenti parte delle eccellenze italiane e dei prodotti tipici pugliesi che ogni giorno mettiamo sulle nostre tavole. E’ un insaccato ormai amato ed apprezzato anche ben al di fuori dei confini regionali, che trova ampio spazio nella dieta quotidiana di molte famiglie. Qualità e sapore tipici delle specialità pugliesi, dunque, spiccano non solo in fatto di ortaggi o latticini, ma anche nel campo della norcineria. Eppure, nonostante tu abbia assaggiato e gustato già diverse volte il Capocollo di Martina Franca DOP, ci sono forse 3 cose che lo riguardano che non conoscevi. Scopriamole assieme. 

1 – Il Capocollo di Martina Franca è buono perchè….è di Martina Franca

Sembra un gioco di parole, ma è così. Martina Franca è una cittadina pugliese situata in Val d’Itria caratterizzata da un microclima davvero unico nel suo genere. Diverso dal resto della regione Puglia, più fresco e frizzante e con il giusto punto di umidità. I boschi presenti in quel di Martina Franca, fanno il resto, conferendo all’aria un profumo di montagna che è determinante per la produzione del noto insaccato. Anche le erbe locali usate per massaggiare la carne sono uniche e profumatissime e, in Puglia, non hanno eguali. Insomma, provate a fare il Capocollo di Martina Franca da un’altra parte….vi accorgerete che il sapore è diverso!

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2 – Il capocollo viene massaggiato con vincotto

Il sapore ed il colore inconfondibile del Capocollo di Martina Franca derivano dal fatto che questo, dopo la salatura, viene massaggiato con erbe locali e vincotto. Il vincotto è un altro tra i prodotti tipici pugliesi molto nota anche al di fuori della regione. Lo si gusta tradizionalmente anche con le pettole pugliesi. E’, se vogliamo, il piccolo “ingrediente segreto” che rende il vincotto aromatico ed irresistibile alla vista ed al palato.

 

3 – La stagionatura avviene nei trulli!

La stagionatura del capocollo di Martina Franca DOP non ha nulla a che vedere con quella industriale dei prodotti simili che si possono acquistare forse nei grandi circuiti della GDO. Non è solamente l’aria ad essere buona, sana e profumata di montagna, ma qui si trovano anche i famosi trulli (siamo a due passi dalla famosa Alberobello, in fondo). I trulli sono stati concepiti per essere alloggi per gli attrezzi o per le famiglie contadine, ma erano anche ambienti ideali per la stagionatura di prodotti come caciocavallo e capocollo, grazie al giusto grado di freschezza ed umidità che si crea all’interno di questi singolari edifici rurali. Freschezza ed umidità che si mantengono costanti nel tempo, anche in estate, assieme ad un buon livello di ventilazione.

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Ilaria Scremin