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La puccia dell’Immacolata è una tradizione pugliese che a molti piace tenere viva. E’ una delle tante tradizioni pugliesi che legano a doppio filo spiritualità e convivialità. Un legame indissolubile e profondo che, a ben pensarci, troviamo anche in molti testi sacri. Ma tornando a noi, quel senso di spiritualità, di emozione e di festa si sperimenta ancor di più se le preparazioni tradizionali sono preparate con le proprie mani anzichè acquistate presso tale o tal altra panetteria. E allora vediamo subito come si preparano queste pucce dell’immacolata. 

Quando si prepara e quando si gusta la puccia dell’Immacolata

Il giorno della Vigilia dell’Immacolata è un giorno dedicato al ritiro spirituale, alla preghiera e al digiuno. Il panino che qui vi presentiamo appartiene alle tradizioni di vecchia data pugliesi e maggiormente del Salento. Qui, ancora oggi è uso mangiare solamente una puccia in occasione della vigilia dell’Immacolata. Non si tratta di una puccia come quelle che si trovano presso i panifici tutto l’anno (spesso in Puglia chiamati ancora semplicemente “forni”), ma un panino più semplice ed essenziale. Talvolta con olive, ma la maggior parte delle volte no. Farcito con formaggio a fette (svizzero, come si dice in Salento), tonno, acciughe e poco altro. A Gallipoli potrebbe esserci un’acciuga, ma nulla più. Ebbene, si mangia poco e con frugalità, proprio in segno di rispetto verso la tradizione e la festa religiosa.

Ci avete pensato? A proposito di puccia dell’Immacolata, non si dimentichi che è molto comune, diffusa ed antica l’abitudine di preparare e distribuire panini devozionali preparati anche in occasione delle feste del Santo Patrono di varie città non solo pugliesi. Si pensi ai panini per San Nicola, ma anche a quelli per S. Antonio da Padova e molti altri. Ma torniamo a noi e vediamo la ricetta della puccia dell’Immacolata.

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Ricetta della puccia dell’Immacolata, ingredienti

Vediamo subito gli ingredienti per preparare la puccia dell’Immacolata.

  • mezzo kg di farina di semola
  • un cubetto di lievito di birra
  • un cucchiaino colmo di sale
  • 150 grammi di olive nere tipo celline
  • due cucchiai di olio di oliva
  • acqua tiepida quanto basta

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Preparazione della puccia dell’Immacolata

Vediamo ora come preparare la puccia dell’Immacolata in poche semplici mosse ed ottenere questo delizioso panino pensato per il digiuno della Vigilia.

  • Infarinate una spianatoia e mettetevi la farina.
  • Aggiungete al centro il lievito sciolto in poca acqua tiepida
  • Impastate e aggiungendo mano a mano tutta l’acqua, poi l’olio e infine il sale
  • Impastare ancora e poi lasciare da parte coperto in modo che lieviti e raddoppi di volume
  • Trascorso il tempo, aggiungere, se gradite, le olive
  • Suddividere l’impasto in 4 panetti e far lievitare ancora una volta
  • Quando il volume è raddoppiato ancora, infornare a 220 gradi per 30 minuti
  • Al termine della cottura potete farcire le vostre pucce dell’Immacolata secondo la tradizione
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Come farcire le pucce dell’Immacolata

A Gallipoli si usa aggiungere un’acciuga, a Brindisi i cosiddetti fanfullicchi. Sono pesciolini fritti che danno quel tocco di golosità alla puccia dell’Immacolata. Ma non solo. La farcitura classica delle pucce dell’Immacolata prevede solitamente tonno e  formaggio svizzero.

 


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Ilaria Scremin