Dolci pugliesi di Carnevale, ecco i più famosi della regione
dolci pugliesi di Carnevale - La Terra di Puglia

Dolci pugliesi di Carnevale, quali sono? Si sente spesso parlare dei dolci pugliesi di Natale o di Pasqua: struffoli, carteddhate e altri. E a Carnevale, invece? Carnevale è il periodo dell’anno in cui più degli altri ci si lascia andare agli eccessi alimentari prima della Quaresima. I dolci non a caso abbondano: molti di essi sono fritti, altri sono al forno. Ma quali sono? Scopriamoli assieme.

La farrata di Carnevale

Uno dei dolci più caratteristici del Carnevale pugliese è la farrata. Si tratta di un dolce tipico della zona di Manfredonia. Per preparare la farrata è fondamentale avere sottomano menta e maggiorana fresche. Si prende poi una boule e si lavorano assieme il grano (oggi lo trovate anche già cotto al supermercato), la ricotta di pecora a la maggiorana. Si aggiungono poi cannella e pepe e si lavora tutto per bene. Dopodiché si lascia da parte questo ripieno a base di ricotta di pecora e grano: la maggiorana donerà al tutto un profumo ed un aroma caratteristico.

La farrata deve il suo nome al fatto che si usa la farina di farro per la sua preparazione

A parte si lavora la farina di farro con acqua e sale: il composto deve essere abbastanza compatto. Si tira la pasta in modo da ottenere una sfoglia piuttosto sottile: 2 mm è già il massimo di spessore consentito. Si taglia poi la sfoglia in cerchi tondeggianti, che serviranno per la base e per la chiusura della farrata di Carnevale. 

Ciascuna sfoglia andrà riempita con due cucchiai di impasto a base di ricotta, e poi si dovrà chiudere il tutto con un altro cerchio di sfoglia. Si andrà poi a sigillare i bordi con del tuorlo sbattuto. Con lo stesso tuorlo si andrà a pennellare lo strato superiore della farrata.

Infine si farà un “camino” ovvero un buchino sulla sommità della farrata, e si cucinerà il tutto in forno per 30 minuti a 180 gradi.

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Le pettole dolci

In Puglia le pittule sono molto famose: da nord a sud della regione, tutti le amano e le preparano. C’è chi le fa più grandi, chi invece piccoline e perfettamente tonde. C’è chi le predilige al naturale, chi invece ci aggiunge cavolfiore, acciuga, capperi e chi più ne ha più ne metta. Non tutti sanno però che e pittule o pettole esistono anche in variante dolce. Lasciamo dunque in dispensa sale e ingredienti salati, e largo allo zucchero.

Insomma, se in Veneto sono maestri nella preparazione delle frittelle di Carnevale, possiamo dire che queste pettole dolci sono un po’ la risposta pugliese al grande classico della tradizione veneziana. Come si preparano? E’ presto detto: si riadatta la classica ricetta salata (farina, lievito fresco, acqua, sale) trasformandola in una ricetta dolce, dunque aggiungendo zucchero o miele a piacere. Si attende la lievitazione e si frigge!

Le pettole dolci possono poi essere servite con una bella spolverizzata di zucchero, oppure con divertenti codette colorate!

I tenerelli, dolci pugliesi di Carnevale in quel di Andria

Tutti ad Andria ora alla scoperta dei tenerelli, deliziosi confetti tradizionali, vanto della città pugliese, che tradizionalmente si offrivano a San Valentino tra innamorati. Ma non solo: poiché i tenerelli sono anche protagonisti del periodo carnevalesco, finivano per diventare anche oggetto di vere e proprie battaglie di strada tra ragazzini, che si divertivano proprio a lanciarsi i famosi confetti.

Le dita degli Apostoli, dolci di Carnevale pugliesi

Altri dolci pugliesi di Carnevale sono le famose dita degli Apostoli. Forse il nome di questa ricetta vi ricorderà vagamente qualcosa che abbia a che fare con la festività dei defunti, ma stavolta siamo proprio nel periodo di Carnevale. Sono delle deliziose “crespelle” ripiene di ricotta. La protagonista è ancora la ricotta, ma stavolta potete usare quella di vacca anzichè quella di pecora che abbiamo visto protagonista della ricetta della farrata di Manfredonia.

Sgocciolate per bene la ricotta, aggiungetevi lo zucchero, il cioccolato in scaglie, un liquore di vostro gradimento (in Puglia si usa volentieri il San Marzano, ma va bene anche un rum), e si lascia riposare. Al posto del cioccolato potete anche usare, per esempio, del buon vincotto pugliese.

Delicate crespelle a base di albumi

Mentre il ripieno delle dita degli apostoli riposa, sbattete gli albumi con scorza di limone e sale. Non dovete montarli a neve ma semplicemente renderli belli spumosi. Prendete una padella e metteteci burro e olio assieme. Quando il tutto è caldo, versate un mestolino di albume e fate una crespella. La crespella di albume cuoce velocissimamente, quindi attenzione! Se la cuocete molto, diventerà scura, invece deve rimanere chiara, anche perché il colore chiaro è evocativo delle dita degli apostoli!

Quando le vostre crespelle di albume sono pronte e fredde, farcitele con il ripieno alla ricotta e arrotolatele. Servitele poi con una bella spolverizzata di zucchero. L’ideale è servirle a temperatura di frigorifero. C’è anche chi ci aggiunge una spolverata di cannella!

Una curiosità sulle dita degli apostoli

Note anche con il nome di “cannelloni dolci di Carnevale”, queste crespelle con ripieno di ricotta hanno una storia molto antica. Sembrano essere lontane parenti dei cannoli siciliani, e non vi stupirete a scoprire che anche qua e là in Sicilia le si preparano durante il periodo del Carnevale!

Infine, le immancabili e deliziose chiacchiere

Concludiamo ricordando che in tutta Italia si preparano normalmente le chiacchiere, e che anche in Puglia questi dolci di Carnevale non mancano mai. Chi le chiama crostoli, chi galani, chi chiacchiere….l’importante è prepararli durante tutto il Carnevale!

 


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Ilaria Scremin