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Un tour tra le grotte della Puglia

Sono tante le bellezze della Puglia, molto differenti a seconda delle aree in cui ci si trova, ma sempre spettacolari e pronte a lasciare a bocca aperta il visitatore: oggi, a questo proposito, abbiamo deciso di portarvi con noi alla scoperta di una parte un po’ meno conosciuta della nostra regione, forse perché è vista come qualche cosa di interessante solo per chi sia appassionato di speleologia. Ecco a voi quindi un breve tour in sei delle grotte di Puglia, una per ogni area provinciale, dove potrete lasciarvi entusiasmare davvero dalla bellezza unica della natura.

Vi porteremo alla scoperta di altre grotte della puglia in uno dei prossimi post… buon week-end a tutti!

Alla scoperta delle grotte pugliesi

Andiamo quindi a vedere un po’ meglio nel dettaglio le sei grotte che abbiamo scelto per voi:

  • Grotta Zinzulusa: collocata nella località di Castro, in provincia di Lecce, è chiamata in questo modo in ragione del suo aspetto, con le stalattiti che richiamano alla mente degli stracci appesi (in dialetto, zinzuli sta per “stracci”). Si tratta di una grotta formata dall’erosione del mare, ed è un punto di incontro tra acqua marina e dolce, dove è presente una biodiversità notevole: si divide per convenzione in ingresso, cripta e fondo, e raggiunge in quest’ultima parte i 160 metri di profondità.
  • Grotte di Castellana: si trovano nell’omonima località in provincia di Bari, e sono le più conosciute della nostra regione. Di origine carsica, la loro estensione raggiunge circa 3 km, sebbene ad oggi siano in corso esplorazioni per avere una visione più chiara di questa formazione molto interessante. Alle grotte si accede attraverso un’apertura profonda circa 60 metri, mentre che il percorso aperto al pubblico arriva fino a circa 1 km. Da notare la presenza, in loco, di un museo speleologico.
  • Grotta di San Michele (Murge): non è molto distante dal centro di Minervino Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani, ed è un luogo di grande interesse per coloro i quali sono alla ricerca di un connubio tra fede e natura. Questa grotta è una meta ideale anche per andare alla scoperta di come, nel passato, queste cavità siano state un luogo di interesse anche artistico. La stessa Grotta di San Michele si è formata circa 2 milioni di anni fa.
  • Grotta di San Michele (Cagnano Varano): situata in provincia di Foggia, è prossima al Rodi Garganico. La sua formazione è di origine carsica, mentre che, a livello di lunghezza, raggiunge circa 52 metri, essendo per contro piuttosto bassa (3 metri al minimo) e stretta (6 metri come minimo). Al suo interno è presente la Pila di Santa Lucia, con l’acqua ritenuta un toccasana per la vista. Si tratta di una tipica chiesa-grotta.
  • Grotta di Montescotano: si trova a Villa Castelli, in provincia di Brindisi, ed è una formazione di modeste dimensioni – circa 6-7 metri – che è tuttavia interessante per le scoperte archeologiche, considerando che all’interno della stessa sono state trovate delle lucerne, che permettono di ritenere che la stessa grotta sia stata usata per riti pagani già nell’epoca messapica.
  • Grotta Cuoco: quest’ultima formazione si trova nell’area di Monte Fellone, si articola in verticale e la lunghezza tocca i 120 metri. È molto interessante dal punto di vista naturalistico soprattutto per la presenza di fauna tipica di queste grotte, con diverse specie di pipistrello non molto diffuse.

 

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Davide
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