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La Puglia si mobilita con “Giù le mani dal nostro mare”

La natura, in Puglia, è una risorsa molto importante sia per la produzione locale di cibo sia per il settore turistico, e lo sanno molto bene i nostri concittadini: alcuni grandi progetti, però, possono mettere a repentaglio l’integrità dell’ecosistema, come quelli per le trivellazioni o per la costruzione di infrastrutture per il trasporto energetico, e per questo motivo mobilitano i cittadini. Per salvare i mari pugliesi, la loro flora e fauna, la pesca, la salute e anche il turismo, è partita proprio in questi giorni una iniziativa dal nome “Giù le mani dal nostro mare“, alla quale hanno preso parte anche rappresentanti del movimento 5 stelle.

I progetti che inquietano la Puglia

Tra le iniziative imprenditoriali che più inquietano il territorio, ci sono sicuramente le 25 richieste di autorizzazione per le trivellazioni in mare che attendono una risposta presso il Ministero dello Sviluppo Economico: in alcuni casi, si è ancora in fase di valutazione dell’impatto ambientale – prendiamo in esempio il caso delle 4 richieste della Global Petroleum Limited – ma considerando le aree interessate comprese tra Giovinazzo, Bari, Mola di Bari, Monopoli, Polignano a Mare, Ostuni, Fasano, Torchiarolo, Brindisi e San Pietro Vernotico e i rischi correlati (fuoriuscita di petrolio, incidenti vari,…) si può ben capire come le comunità locali vogliano essere maggiormente coinvolte nei processi decisionali. Questa settimana, i cittadini si incontreranno domenica 17 agosto a Taranto, mentre che, giovedì 21 la protesta sconfinerà anche in Basilicata a Scanzano Jonico e, quindi, domenica 24 agosto si andrà a San Pietro in Bevagna (TA) e, infine, sabato 30 agosto a Bari.

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