Raccolta dei Pomodori

Puglia: regione al top per le aziende del settore alimentare

Se osservando i dati che riguardano il mondo manifatturiero la Puglia ha accusato gli effetti della crisi, con una calo delle aziende del settore pari a circa il 14 percento (tra il 2010 e il 2017), in realtà, guardando ai dati che riguardano le imprese del settore alimentare, emerge un quadro più positivo: le 4’832 aziende attive l’anno scorso, infatti, sono l’1.3 percento in più rispetto a quelle del 2010, con una quota pari al 18.9 percento sul totale delle industrie presenti in regione, che vale un prezioso quarto posto a livello nazionale.

Uno sguardo più approfondito sui dati del comparto alimentare in Puglia

Il comparto alimentare, nel corso degli ultimi anni, sta vivendo una rivoluzione positiva, incentrata soprattutto sull’uso di tecnologie sempre più smart, cui si affianca anche un minor ricorso all’uso della chimica. Dando un’occhiata invece ai dati che riguardano il settore alimentare in Puglia, ci si accorge che il trend non è positivo in ogni area, perché ad esempio Bari – 1’946 imprese all’attivo – ha fatto registrare un calo dell’1.3 percento rispetto al 2016. Allo stesso modo, anche Taranto – 541 imprese – ha fatto registrare una contrazione dello 0.2 percento nel numero di imprese.

A Brindisi, il calo di aziende del comparto alimentare (sempre su base annua, nel confronto con il 2016) pari al 2.3 percento – sono 503 le aziende attive. A Foggia, invece, la contrazione è stata dello 0.3 percento – con 902 aziende attive all’interno del territorio provinciale. Lecce, per contro, è la provincia che fa registrare i numeri più interessanti, con una crescita dell’1.2 percento del numero di aziende del settore alimentare, con un totale di 940 unità.

Anticimex, del resto, mette in evidenza come in Puglia ci sia stato un incremento del 6 percento – nel corso del 2017 rispetto al 2016 – per quanto riguarda i trattamenti contro i roditori. A questo proposito, le cifre segnalano una crescita dei trattamenti soprattutto a Bari e Foggia (9 percento), nonché a Brindisi (8 percento).

LEGGI ANCHE  La Puglia e la xylella: un punto della situazione