Ricette pugliesi per Ognissanti e per i Defunti: quali sono? La festa degli Ognissanti, così come la vicinissima commemorazione dei Defunti, e poi ancora San Martino, l’Immacolata e tutte le altre feste del calendario religioso, sono tradizionalmente accompagnate da ricette tipiche. Nelle regioni come la Puglia dove la religiosità è ancora molto sentita ed è spesso legata a momenti festivi connessi ai lavori agricoli ed all’avvicendamento delle stagioni, non mancano mai le ricette tipiche di questa o quell’altra festa. Veri e propri momenti di festa che si traducono senza esitazione in piacevoli momenti conviviali da trascorrere prevalentemente in famiglia. E allora, quali sono le ricette pugliesi per Ognissanti e per i Defunti? Scopriamole assieme.
Ricette pugliesi per Ognissanti e per i Defunti: conosciamole una ad una
1 – I Pupurati pugliesi, ricette pugliesi per Ognissanti
I Pupurati pugliesi appartengono di diritto alle ricette pugliesi per Ognissanti. Si preparano ogni anno nei giorni che precedono la commemorazione dei Santi in quel di San Severo e dintorni. Siamo dunque in provincia di Foggia. Nel dialetto della zona i Pupurati si chiamano Pup’rat. Si tratta di dolci della tradizione, che potete apprendere a preparare in casa oppure acquistare presso i forni e i piccoli alimentari locali.
Ma cosa sono i pupurati?
I Pupurati sono dolcetti tipici del periodo di Ognissanti. Si preparano con il delizioso vincotto pugliese prodotto in occasione della raccolta dell’uva. Tra i dolci pugliesi i Pupurati sono tra i più tradizionali, assieme ai mustaccioli. Si servono solitamente caldi, ma sono buoni anche se freddi. Si accompagnano molto bene con una buona tazza di latte o con una tisana.
Come preparare i pupurati in casa
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Ingredienti: 1 kg di farina 00, 2 bustine di lievito per dolci, 2 uova, 300 gr di zucchero, 1 bicchiere di vincotto pugliese, 100 gr di mandorle tritate, 100 gr di cacao amaro, 2 cucchiaini di cannella, 100 gr di olio evo, una bustina di vanillina oppure una bacca di vaniglia, un bicchiere di latte, 10 chiodi di garofano e un cucchiaino di miele.
Preparazione: cominciate mettendo i chiodi di garofano in infusione nel latte. a parte mescolate gli ingredienti in polvere: farina, zucchero, cannella e cacao. Aggiungete la vaniglia, il lievito, le mandorle, i chiodi di garofano. E’ poi la volta del vincotto d’uva, del latte, delle uova, del miele e dell’olio. Lavorate molto bene il composto ottenuto.
Ricavate poi delle striscioline e chiudete ciascuna strisciolina intorno al dito come se fosse un tarallo pugliese. Poi, con il palmo della mano, schiacciate delicatamente ogni biscotto. Foderate una leccarda con carta forno e disponetevi tutti i taralli dolci preparati. Cuocete a 180 gradi per 15 minuti.
2 – Grano dei Morti e Calza dei Morti
La ricetta del grano dei Morti appartiene alle ricette pugliesi per la commemorazione dei Defunti. Non a caso il nome della ricetta è inequivocabile. E’ una ricetta dolce, che si prepara in Puglia già sin dagli Ognissanti. Dovete sapere che ancor prima che Halloween provenisse da lontano, in Puglia e nel resto d’Italia c’erano tantissime tradizioni che avevano a che fare con il mondo dell’Oltretomba. In particolare in questi giorni dell’anno si attendeva che i defunti tornassero dall’aldilà a far visita ai loro cari ancora in terra. I bambini, in Capitanata ma anche in altre zone pugliesi, attendevano addirittura una calza riccamente provvista di leccornie. Una tradizione che oggi di spinge a pensare alla Befana. Ai bambini meno buoni, i defunti lasciavano del grano scuro, il grano dei Morti, appunto, detto anche colva pugliese.
Si tratta di un grano condito con chicchi di melograno, frutta candita, gherigli di noce, cioccolato e vincotto d’uva, che come vedete torna protagonista ancora una volta.
3 – Il baccalà
Un altra ricetta appartenente alle ricette pugliesi per Ognissanti è quella del baccalà. Il baccalà è un cibo molto gradito in Puglia ed è spesso protagonista sulle tavole dei giorni di festa. Dovete sapere che in tutta la Puglia ed in molte zone d’Italia la notte della vigilia dei Defunti si lasciava una ricca tavola imbandita con ogni tipo di bontà prima di andare a coricarsi. Era una tradizione pensata per accogliere al meglio i propri defunti, che durante la notte avrebbero visitato la casa dei loro cari.
Il baccalà fa capolino sulle tavole pugliesi come ricetta per la festività dei defunti ma anche in occasione della vigilia dell’Immacolata, della vigilia di Natale, ma anche sulle famose tavole di San Giuseppe.
Il baccalà è la risposta perfetta ai giorni nei quali la religiosità è più sentita e non si consuma nè carne nè pesce. Ecco perchè è il cibo perfetto per le Vigilie. Il baccalà si prepara solitamente in umido, con pomodoro, olive e patate. La preparazione è un piccolo rito in quanto l’ammollo del baccalà ha inizio 3 giorni prima della sua preparazione.
4 – Le pittule, ricette pugliesi per Ognissanti e per i Defunti
Infine, non possiamo non menzionare le pittule, deliziose frittelline di pane fritto, insaporite talvolta con cavolfiore, con un’acciuga, alla pizzaiola, o anche lasciate in tutta semplicità. Le pittule o pettole caratterizzano di fatto tutte le vigilie, un po’ come accade per il baccalà. E anche qui torna protagonista il vincotto. Le pittule infatti si servono solitamente con vincotto d’uva, nel quale sono intinte una ad una prima d’essere gustate ancora calde.
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