erbe spontanee commestibili - LaTerradiPuglia.it

Scopri il tesoro della natura: un elenco delle erbe spontanee commestibili

Elenco delle erbe spontanee commestibili: ci può tornare utile? Naturalmente sì. Nella frenesia del mondo moderno, con i suoi supermercati e i prodotti alimentari confezionati, è facile dimenticare che la natura stessa offre un’incredibile varietà di risorse alimentari. Le erbe spontanee commestibili, spesso trascurate, sono un autentico tesoro culinario che cresce proprio sotto i nostri piedi. Queste piante, selvatiche e non coltivate, offrono non solo un’esplosione di sapore, ma anche una ricchezza di nutrienti e benefici per la salute. Esploriamo insieme un elenco di erbe spontanee commestibili che possono essere facilmente raccolte e aggiunte alla nostra tavola.

L’Ortica (Urtica dioica)

L’ortica, nonostante la sua reputazione per le punture fastidiose, è una pianta incredibilmente nutriente. Ricca di vitamine A, C, e K, oltre a minerali come ferro e calcio, l’ortica è una preziosa aggiunta alla cucina. Le sue foglie possono essere utilizzate in zuppe, tisane o pesti.

L’acetosella (Rumex acetosa)

L’acetosella, conosciuta anche come ossalide comune o acetosella rossa, è una pianta erbacea perenne caratterizzata da foglie a forma di cuore e un sapore leggermente aspro. Cresce spontaneamente in molte regioni del mondo, preferendo terreni umidi e ricchi di sostanze nutritive. Le sue foglie hanno un alto contenuto di vitamina C e minerali come calcio, potassio e magnesio, rendendola una preziosa fonte di nutrienti per la nostra alimentazione. In cucina, l’acetosella può essere utilizzata fresca in insalate, zuppe o condimenti, aggiungendo un tocco di freschezza e acidità ai piatti. La sua versatilità e il suo valore nutrizionale la rendono una scelta interessante per arricchire la nostra dieta con ingredienti naturali e saporiti.

Il papaver rhoeas

Le “rosole” o “ròsoe” sono le giovani piante di Papavero che crescono nei campi, valli, lungo i fossi e terreni incontaminati. Questi germogli, noti anche come rosolacci, sono parte della pianta del papavero selvatico o papavero rosso e vengono utilizzati per arricchire insalate, condimenti, minestre o frittate. Le “rosole” del papavero, dolci al palato, aggiungono un tocco di freschezza e sapore unico alle preparazioni culinarie.

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L’Asparago selvatico (Asparagus acutifolius)

L’asparago selvatico è una delizia primaverile. Le sue giovani punte possono essere raccolte e cucinate come gli asparagi coltivati, offrendo un sapore delicato e fresco che si sposa bene con una varietà di piatti.

Il Tarassaco (Taraxacum officinale)

Comunemente conosciuto come “dente di leone”, il tarassaco è una pianta incredibilmente versatile. Le sue foglie possono essere aggiunte alle insalate o cotte come verdure, mentre i fiori gialli possono essere utilizzati per fare marmellate o vino. Tipicamente abbondanti dove non sono stati usati diserbanti, in Veneto si usano spesso anche le “rosole” di tarassaco, chiamate “pissacan”. Queste ultime si distinguono dalle prime per la forma meno appuntita.

Il Crespigno (Barbarea vulgaris)

Il crespigno, conosciuto anche come erba di San Pietro, ha foglie croccanti e un sapore leggermente piccante. Può essere utilizzato fresco nelle insalate o cotto come contorno.

La Portulaca (Portulaca oleracea)

La portulaca, o porcellana, è una pianta succulenta con foglie carnose e un sapore fresco e leggermente acido. È ottima nelle insalate o come ingrediente per piatti estivi.

La Cicoria Selvatica (Cichorium intybus)

La cicoria selvatica è una pianta amara che cresce spontaneamente lungo i bordi delle strade, nei campi e nei prati. Le sue foglie dalla forma allungata e dentellata possono essere raccolte durante i mesi più freddi dell’anno. Questa pianta è un’ottima fonte di antiossidanti e vitamina K. Tradizionalmente, le foglie di cicoria selvatica vengono raccolte e cotte per ridurre l’amarezza, poi possono essere aggiunte a insalate miste o servite come contorno. Inoltre, le radici della cicoria selvatica possono essere tostate e utilizzate come una valida alternativa al caffè. La cicoria selvatica offre un’esperienza culinaria unica, arricchendo i piatti con il suo caratteristico sapore amaro e fornendo numerosi benefici per la salute.

I bruscandoli

I bruscandoli sono i germogli del luppolo selvatico (Humulus lupulus L.), e non degli asparagi. Sono conosciuti anche come asparagina selvatica proprio perché la loro forma ricorda gli asparagi selvatici, ma sono due piante diverse. I bruscandoli sono lunghi circa una ventina di centimetri e sono raccolti in primavera.

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La Borragine (Borago officinalis)

Le foglie pelose e i fiori blu brillante della borragine sono non solo belli da vedere, ma anche commestibili e ricchi di minerali come il potassio e il calcio. Possono essere aggiunti alle insalate o utilizzati per aromatizzare le bevande.

La Malva (Malva sylvestris)

Le foglie della malva hanno un sapore delicato e possono essere utilizzate crude nelle insalate o cotte come verdure. Sono anche utilizzate tradizionalmente per fare tisane lenitive.

Il Finocchio selvatico (Foeniculum vulgare)

Il finocchio selvatico è una pianta aromatica che cresce spontaneamente lungo le strade di campagna e nei prati. Le sue foglie e semi hanno un sapore simile al finocchio coltivato e possono essere utilizzati per insaporire una varietà di piatti.

Il Piantaggine (Plantago major)

La piantaggine è una pianta comune che cresce in molti giardini e prati. Le sue foglie hanno un sapore leggermente amaro e possono essere aggiunte alle insalate o cotte come verdure.

Il sedano di monte (Apium nodiflorum)

Il sedano di monte è una pianta acquatica che cresce lungo i corsi d’acqua. Le sue foglie hanno un sapore simile al sedano e possono essere utilizzate in insalate o zuppe.

Prima di raccogliere e consumare erbe spontanee, è importante essere sicuri della loro identificazione corretta. Consultare una guida botanica affidabile o essere accompagnati da un esperto in erboristeria può aiutare a evitare confusioni e garantire un’esperienza culinaria sicura e appagante. Una volta imparato a riconoscere queste erbe, si apre un mondo di possibilità culinarie che amplia i nostri orizzonti gustativi e ci riconnette con la bellezza e la generosità della natura. 


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Ilaria Scremin