Conosciamo meglio le grotte di Leuca

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Il litorale, sia di ponente che di levante, e costeggiato da numerose grotte, ricche di iscrizioni greche e latine come la grotta “Porcinara”, o di reperti neolitici (ossa lavorate, ceramiche grossolane) come la grotta del “Diavolo”. Entrambe sono visitabili via terra.

La grotta del Diavolo

La grotta del “Diavolo”, si trova su Punta Ristola, misura quaranta metri in lunghezza e diciassette in larghezza e conduce direttamente a mare. Nel 1871, Ulderico Botti compi i primi scavi trovando interessanti ed unici reperti, oggi conservati nel museo di Lecce e Maglie.
Furono rinvenute molte armi, utensili di selce e di osso e terracotte che testimoniano la presenza dell’uomo in epoca primitiva.

La grotta Porcinara

Anche la grotta “Porcinara”, e di notevole importanza storica, gli archeologi nella zona hanno rinvenuto una struttura in doppia cortina muraria l’“eschera”. La grotta e stata scavata in tre ambienti, sulle pareti sono incise le iscrizioni a giove e si possono leggere nomi di navi e di personaggi mitologici come Madaraus, Rhedon, Afrodite.

Restando sul versante di ponente e proseguendo con un’imbarcazione verso la marina di Felloniche, si incontrano numerose grotte scavate, in millenni di laborioso lavoro, dalla furia del mare che in questo lembo di terra e particolarmente intensa e suggestiva.

Altre grotte di Leuca

Da ricordare sono la “Grotta del Fiume”, la “Grotta del Presepe”, le “Tre Porte”, che e tra le piu conosciute e visitate con tre ingressi che si uniscono in un’unica cavita, la “Grotta del Bambino”, importante oltre che per i reperti archeologici rinvenuti anche per il ritrovamento di un molare di un bambino di circa 10 anni che costituisce il primo reperto tra i fossili neanderthaliani del Salento.
Ancora abbiamo la “Grotta dei Giganti”, dove sono stati portati alla luce interessanti reperti archeologici, ossa umane, cocci bizantini e frammenti vari.

Di interesse paleontologico la “Grotta della Stalla”, utilizzata molto spesso come rifugio dai pescatori sorpresi dal mare in burrasca. C’e poi la “Grotta del Drago” profonda circa 60 metri con una roccia sporgente che assomiglia alla testa di un drago.

Dalle grotte di ponente a quelle di levante, anch’esse molto belle e affascinanti come le “Grotte Cazzafri”, ai piedi del promontorio japigeo ricche di stalattiti, la “Grotta del Morigio”, le “Grotte di Terrarico”, “Verdusella”, la “Cattedrale” le “Mannute” la grotta del “Canale” di “Ortocupo” e tante altre.


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