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Sì alle trivellazioni tra Polignano e Monopoli

La notizia si è diffusa nel corso del week-end, care amiche e cari amici della Puglia, e nel frattempo la mobilitazione tra i cittadini è cominciata, sebbene ormai non possa restare altro da fare che una protesta pacifica: il ministero dell’ambiente, infatti, ha ormai autorizzato le trivellazioni alla ricerca del petrolio nel tratto di mare compreso tra Bari e Brindisi, con un’autorizzazione che sostanzialmente dà il via libera alle prospezioni anche nelle aree di Polignano e di Monopoli.

Alla ricerca del petrolio pugliese con i cannoni airgun

Le prime operazioni, effettuate dalla Northern Petroleum, prevedono l’intervento con delle imbarcazioni dotate di cannoni airgun, vale a dire, ad aria compressa: attraverso questi ultimi, è possibile scoprire se esistano delle sacche di petrolio nel sottofondo marino e, una volta individuate, si lascia quindi lo spazio alle trivelle, che permetteranno di estrarre il primo petrolio e quindi anche verificarne la qualità, per stabilire se l’operazione abbia un senso dal punto di vista commerciale (cosa di cui non pochi dubitano apertamente).

Altre trivellazioni in vista nel mare pugliese

Se ormai per le trivellazioni di Polignano e Monopoli non resta alcunché da fare, prossimamente, partiranno altre trivellazioni da parte della Spectrum Geo, che dovrebbero toccare un’area ben più vasta dell’Adriatico. Con il risultato che i cannoni airgun, con la loro aria compressa lanciata a più di 10.000 km orari, avranno sicuramente un impatto tanto sulla flora quanto sulla fauna marine, e di riflesso anche per le attività umane di pesca. E se le trivellazioni si rivelassero davvero un fiasco? Staremo a vedere…

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