Ad Adelfia la bellezza di sdoppia: ecco perché
adelfia - La Terra di Puglia

Adelfia è un incantevole paesino della provincia di Bari tutto da scoprire. Se avete organizzato le vostre vacanze in Puglia e non siete troppo distanti dal capoluogo, vi consigliamo dunque di fare un salto anche ad Adelfia. Perché? Direte voi. Ve lo raccontiamo subito.

Conosciamo Adelfia più da vicino

Adelfia è un comune della provincia di Bari abitato da poco meno di ventimila abitanti. Se lo cercate sulla mappa, noterete che dista 17 km dal capoluogo. Un piccolo borgo immerso nella campagna, dunque. A prima vista potrebbe sembrare uno dei tanti borghi disseminati qua e là nelle campagne pugliesi. Ma a breve vi racconteremo perchè è speciale.

Partiamo dal toponimo: cosa significa Adelfia? Qual è la sua storia?

Ebbene, il nome Adelfia deriva dal greco Adelphòs, che significa fratellanza. E si tratta di un toponimo deciso per così dire “a tavolino” da Vittorio Emanuele III nel 1927. Difatti, il borgo di Adelfia nacque proprio allora, dall’unione dei borghi di Canneto e Montrone. L’aspetto curioso di questa fusione, è che oggi Adelfia presenta una struttura urbana e topografica che testimonia senza ombra di dubbio questo singolare “matrimonio”: sicché è forse l’unico paese della Puglia ad avere tutto doppio, inclusa la piazza principale! E non solo: doppie e ben distinte sono anche le tradizioni culturali, le festività locali, i riti, ma anche i dialetti.

Un luogo incantevole dove il tempo si è fermato

Si tratta insomma di un’unica realtà all’interno della quale i suoi abitanti sono impegnati da sempre a mantenere vive le radici storiche, culturali, linguistiche sia di Canneto, che di Montrone. E al di là di questa singolare dicotomia, il turista che si trovi a passeggio nei vicoli di Adelfia, non potrà che rimanere incantato dall’atmosfera placida che vi si respira. Qui, sembra che il tempo si sia fermato, e trovarsi a fare due chiacchiere con gli abitanti non è per nulla difficile.

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Cosa vedere ad Adelfia

All’interno del rione Canneto di Adelfia potete ammirare una torre normanna, unico resto di un precedente castello risalente al XII secolo. Oggi la torre è Patrimonio Nazionale. Imperdibile è anche la Chiesa di Santa Maria della Stella, anch’essa situata nel rione Canneto. La chiesa fu fatta edificare nel 1186 da Alfonso Balbiano, allora Signore di Canneto, in omaggio alla Madonna, che aveva fatto guarire la moglie da una malattia proprio il giorno di Pasqua. Oggi la Madonna è protettrice del paese ed ancora oggi il lunedi di Pasquetta si rende omaggio alla Madonna in ricordo di quell’episodio. Abbiamo detto che la torre normanna è ciò che resta di un castello medioevale: ebbene, ad Adelfia trovate anche il Castello delle Fascine, noto anche con il nome di Masseria della Pastorella o Villa di Don Cataldo. Non immaginate un castello nel senso medioevale del termine: si tratta piuttosto di una palazzina signorile dotata di una certa imponenza, che vale comunque la pena di andare a vedere.

La festa di San Trifone

Due parole ora sulla festa di San Trifone. Avete mai sentito nominare san Trifone? Ebbene, ad Adelfia questo santo è molto sentito e le celebrazioni religiose si fondono ed accavallano con quelle folkloristiche e gastronomiche. Insomma, tra processioni religiose, luna park, spettacolo pirotecnico, le immancabili luminarie pugliesi, i prodotti tipici pugliesi e la tradizionale fiera, la festa di San Trifone è davvero un evento.

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Le luminarie pugliesi sono davvero le grandi protagoniste della festa e solitamente sono allestite davvero in grande stile. San Trifone si festeggia il 10 novembre: in paese questo giorno è anche detto il giorno del Forestiero, perchè il paese si popola di molte persone giunte da fuori. La vigilia della festa è caratterizzata dal passaggio della banda musicale.

Chi era Trifone?

Trifone era un giovane pastore con un certo potere taumaturgico: egli riusciva a guarire dalle malattie, ma anche a praticare esorcismi. Poiché si dedicava per lungo tempo alla preghiera e alla lettura dei testi sacri, fu decapitato a soli 18 anni a Nicea, per non aver adorato gli dei pagani. Vuole la leggenda che san Trifone avrebbe protetto Adelfia durante una epidemia di peste accaduta nel 1691. E non solo: il santo avrebbe anche allontanato una invasione di cavallette. Ancora oggi i contadini pugliesi si rivolgono a lui per tenere lontane cavallette, insetti e rettili dai loro terreni. Non a caso il santo è spesso raffigurato accanto ad una cavalletta.

La festa di San Trifone appartiene originariamente al rione Montrone, ma è ampiamente sentita da tutti gli abitanti di Adelfia.

Dove andare a Bari e dintorni dopo aver visitato Adelfia

Dopo aver visitato Adelfia potete recarvi velocemente ad Alberobello o a Locorotondo, per apprezzare altre bellezze della zona e conoscere più da vicino la Valle d’Itria. La Puglia è una regione incantevole, tutta da visitare e da scoprire: non esitate a scriverci per qualunque domanda in merito alla promozione turistica!


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Ilaria Scremin