A titolo di precisazione, ci teniamo a sottolineare che con la denominazione di origine controllata Vino Rosso di Barletta DOC si designano anche vini bianchi e rosati – sebbene in questa pagina ci concentreremo principalmente a parlare del rosso: l’ambito riconoscimento è stato assegnato tramite il Decreto del Presidente della Repubblica del primo giugno 1977, a tutela della qualità di questo prodotto enologico pugliese.

Nei prossimi paragrafi, scoprireremo insieme qualche dettaglio in più su questo vino pugliese doc, in modo particolare per quanto riguarda i vitigni impiegati per ottenerlo e, infine, offrendovi una breve panoramica su quelle che sono le caratteristiche di questo nettare di Bacco.

vino-salice-salentino

Come si produce il Vino Rosso di Barletta DOC

Per ottenere questo vino rosso pugliese DOC si possono usare unicametne le uve provenienti da coltivazioni attive nel territorio di Barletta e, solo in misura parziale, dai comuni di San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli. In modo particolare, per il Barletta Rosso DOC viene impiegato almeno il 70 percento di Uva di Troia e, per il restante 30 percento, possono essere usate anche uve dei vitigni a bacca nera (non aromatici) della Capitanata e Murgia Centrale che siano iscritti nel registro nazionale così come da disciplinare.

Le caratteristiche del Vino Rosso di Barletta DOC

Concludiamo ora la nostra panoramica dedicata a questo vino pugliese doc, concentrando la nostra attenzione sulle sue peculiarità, per poterlo apprezzare nei momenti giusti in abbinamento con le migliori pietanze.

Per prima cosa, il Barletta Rosso DOC deve avere una gradazione alcoolica minima del 12 percento (che diventa del 13 percento nel caso del Riserva). In secondo luogo, il colore è rubino tendente al granato, mentre in seguito all’invecchiamento si manifestano i riflessi aranciati. L’odore di questo nettare di Bacco è vinoso e caratteristico, mentre per quanto riguarda il sapore, lo stesso è asciutto, armonico e corposo.

La temperatura ideale di servizio è pari a 18 gradi, mentre per quanto riguarda il bicchiere, si può prediligere il tulipano slanciato nel caso del Rosso semplice, mentre per il Riserva, si può ricorrere ad uno più grande e panciuto. Le pietanze ideali alle quali si può abbinare il Barletta Rosso DOC sono i primi piatti di pasta, gli arrosti e le carne rosse in umido (il Riserva è invece particolarmente indicato per stufati e selvaggina).


Leave a Reply

Your email address will not be published.