La Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera di Gallipoli – a seguito di una segnalazione ricevuta nei giorni scorsi – hanno riportato alla luce, dalla zona delle secche di Ugento, due cannoni risalenti al XV secolo d.C ed un’anfora risalente al I secolo a.C.

Il ritrovamento ha un grande valore storico ed archeologico e pertanto si è svolta nella massima riservatezza; le operazioni di recupero non sono state facili a causa della presenza di un forte vento di maestrale. Starà ora ai ricercatori che avranno il compito di pulire e collocare con maggiore precisione storica i reperti a fornirci più informazioni relative alle circostanze della loro collocazione sul fondale marino.


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Ilaria Scremin
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