Le colonne della vergogna in Puglia
Durante tutto il Medioevo e parte del Rinascimento i debitori insolventi ed i falliti, erano messi alla gogna presso le colonne della vergogna.
Durante tutto il Medioevo e parte del Rinascimento i debitori insolventi ed i falliti, erano messi alla gogna presso le colonne della vergogna.
Il tarallo pugliese è ancora oggi dopo secoli dalla sua “invenzione”, uno dei simboli incontrastati della nostra regione. Scopriamo chi l’ha inventato e come.
Non solo S. Antonio da Padova riesce ad intercedere ed a trovare marito alle zitelle più incallite, ma anche, leggenda vuole S. Nicola da Mira. Scopriamo dunque in cosa consiste il piccolo “rito” da compiere.
Il basilisco era una creatura medioevale nella quale sicuramente nessuno avrebbe mai avuto piacere d’imbattersi. Come mai? E soprattutto, che cosa ci faceva in Salento, nella città di Sternatia? Scopriamolo assieme.
La cottura in pignata, passato e presente sempre protagonisti grazie alla terracotta, che preserva sapore e genuinità di tutti i tuoi alimenti.
Chi era Santa Comasia, co patrona di Martina Franca? Qual è la sua storia? Come mai diventò santa? Ve lo raccontiamo brevemente, e davvero rimarrete senza parole….
Ricordiamo assieme alcuni tra gli antichi rimedi più in voga tra le popolazioni pugliesi di una manciata di decenni fa.
Specie autoctona particolarmente timida e dedita all’arte del mimetismo e della caccia, il geco aiuta a tenere “pulito” l’ambiente con la sua presenza discreta.
La medicina popolare è stata e per certi versi è ancora più viva che mai in Salento, dove il substrato contadino è ancora protagonista, e dove madre natura offre una vegetazione spontanea dalle mille proprietà.
Sono forme d’uso davvero comunissimo eppure non tutti ne conosciamo l’origine. Ci riferiamo a “sine” e “none”, forme affermative e negative all’apparenza puramente rafforzative. Conosciamone l’etimologia.
Il pasticciotto leccese non è originario di Lecce, bensì di Galatina. Scopriamo insieme di che si tratta e qual è la sua storia.
Una curiosità sui famosissimi trulli, piccoli edifici rurali che non smettono di lasciare il turista a bocca aperta sin dal tardo Medioevo.
Chi si ricorda questo oggetto? Ne avete mai visto uno? Vediamo se indovinate….probabilmente nella vecchia dimora dei vostri nonni, ce n’è ancora uno.
Come mai le vecchie forchette hanno tutte i rebbi separati tra di loro? Da cosa dipendeva questa caratteristica? Scopriamolo assieme.